Incendio Pianodardine: ecco i dati sulle diossine e furani

Lievemente superati i parametri di riferimento della comunità scientifica.

Altri importanti aggiornamenti sono attesi con i risultati delle analisi nelle prossime 72 ore

Avellino.  

Lievemente superata la soglia ma "la concentrazione risulta essere molto bassa anche rispetto ad altri incendi in Campania". Questo l'esito del primo campionamento di diossine e furani dopo lo spaventoso rogo a Pianodardine di venerdì scorso. L'incendio all'Ics aveva fatto innalzare una densa nube nera nei cieli di Avellino e Valle del Sabato. Venti comuni in stato di emergenza, che hanno affrontato ore difficili, tra paura e aria greve. I tecnici dell'Arpac continuano a lavorare. Si tratta di una prima tranche di analisi, effettuate da speciali attrezzature, ad alta intensità di rilevazione, fatte giungere sul posto dalla direzione generale dall'Arpac e prelevate dopo essere state utilizzate per il rogo di Battipaglia. (clicca e consulta la tabella completa dei rilievi)

Di seguito la nota pubblicata dai responsabili Arpac sul portale dell'Agenzia:

"Sono disponibili i primi risultati sulle concentrazioni di diossine riscontrate in aria in seguito all'incendio verificatosi lo scorso 13 settembre nella sede dell'azienda I.C.S. S.pA situata nella zona industriale di Avellino in località Pianodardine. 

Sul sito istituzionale Arpac viene pubblicato il rapporto di prova, emesso dal Laboratorio regionale Diossine della UOC Siti contaminati e Bonifiche, inerente la determinazione di diossine e furani (PCDD-PCDF) in aria campionata nelle ore immediatamente precedenti allo spegnimento definitivo dell'incendio,  campionamento eseguito tramite una pompa ad alto flusso collocata nei pressi della città ospedaliera di Avellino.
 
Diossine e furani vengono di norma determinati in aria ambiente in caso di eventi incidentali, specialmente in concomitanza di incendi che interessano attività produttive, a cui è assimilabile il caso in esame. Tuttavia, non sono presenti limiti di riferimento imposti dalla legislazione nazionale ed europea per la concentrazione di diossine in aria ambiente. Un valore di riferimento correntemente utilizzato dalla comunità scientifica è quello proposto dal Laenderausschuss fuer Immssionsschutz (LAI – Germania), pari a 0,15 pg/Nmc [I TEQ].Tale valore è stato ottenuto come valore di fondo effettuando studi sulle principali città tedesche. Questo valore è stato lievemente superato dalle concentrazioni riscontrate nel corso del primo campionamento (relativo alle ore di spegnimento dell'incendio). La concentrazione di diossine e furani risulta comunque essere molto bassa in relazione ad altri incendi verificatisi recentemente in Campania.
 
Atteso che la fonte primaria di diossine (incendio) è stata estinta  già nella serata deIlo stesso  giorno dell'incidente, 13 settembre, i  risultati relativi al  secondo campionamento costituiranno un dato più significativo ed organico per valutare la portata del valore di diossine nell'aria ambiente. I rapporti di prova relativi al successivo campionamento verranno probabilmente pubblicati nella giornata di domani. 
 
Inoltre nella sezione dedicata del sito istituzionale Arpac è disponibile una relazione aggiornata sul monitoraggio della qualità dell'aria condotto con una centralina mobile che è stata collocata il giorno dell'incendio nei pressi della città ospedaliera di Avellino e con le tre centraline fisse normalmente operative nel territorio comunale del capoluogo irpino".