Furto a Montevergine. L'Abate: "Hanno ferito Mamma Schiavona"

Il sindaco di Mercogliano:siamo distrutti. Don Riccardo, l'appello: restituite gli ori, sono sacri

Mercogliano.  

Furto all'interno del museo Abbaziale del Santuario di Montevergine. Colpita al cuore la comunità benedettina dedita al Culto di Mamma Schiavona. La notizia è trapelata solo oggi, ma le indagini vanno avanti da ieri mattina, quando il custode del museo abbaziale, ha fatto l’amara scoperta. Nessun segno di forzatura sulla porta di ingresso. Un particolare non da poco per i militari, che stanno analizzando i filmati della videosorveglianza per rintracciare elementi utili per stringere il cerchio. Da una teca sono state portate via alcune parure in oro e pietra, che fanno parte dell'ampio patrimonio degli ex voto donati nel corso dei secoli dai fedeli. Il furto è stato denunciato dall'Abate del millenario santuario fondato da san Guglielmo da Vercelli, monsignor Riccardo Guariglia. Siamo stati colpiti al cuore – questo il commento dell'Abate Riccardo Luca Guariglia -. Non hanno rubato solo gioielli ma ex voto, segni preziosi per chi ha deciso di donare alla Madonna di Montevergine per chiedere una grazia. Si tratta di parure monili molto cari alla comunità dei benedettini e dei fedeli. Fino al 1960, prima del restauro della Madonna di Montevergine, erano sistemati proprio sulla Pettiglia dell'effige sacra, così cara a milioni di fedeli. Voglio rivolgere un appello ai colpevoli, o colpevole affinchè restituisca i gioielli di Mamma Schiavona. Non posso svelare i particolari delle indagini. Abbiamo consegnato i filmati della videosorveglianza affinchè si possa risalire all'autore di un furto tanto grave quanto doloroso per tutta la comunità. Il danno subito è in via di quantificazione. Tutti i monili sono catalogati. Non hanno un grande valore economico, certo artistico sì, ma si tratta di oro povero che per una ipotetica fusione non fornirebbe lauti guadagni. Ma si tratta di pezzi artistici, e di grande valore di fede. Stiamo consultando gli schedari di catalogo sia della Sovrintendenza che delle Belle Arti della Conferenza Episcopale”. 

Per impossessarsi dei preziosi, i ladri hanno praticato un foro alla base della teca. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Avellino. Non si dà pace il sindaco di Mercogliano, Vittorio D'Alessio, che ieri ha seguito in prima persona l'arrivo dei carabinieri al Santuario di Montevergine. “E' un gesto vile – dice – sin dalle prime ore di ieri mattina mi sono stretto intorno ai monaci. Le indagini vanno avanti. Spero che si possa trovare il colpevole per far tornare gli ori al Santuario. Credo non sia oro pregiato. E' importante riportarlo al museo. Potete restituirlo anche in anonimato, per riconsegnarlo alla Madonna. E' stato colpito il cuore dei pellegrini e dei padri benedettini. In quei monili si raccoglievano 100 anni di speranze e preghiere di fede”. 

E sul furto sacrilego sul monte Partenio interviene anche l’ex Parlamentare, Vladimir Luxuria, da anni madrina speciale della Candelora, ribattezzata il femminello pride, che ogni 2 febbraio, vede radunati e radunate sul sagrato e nella chiesa di Mamma Schiavona le mille anime della comunità Lgbt. “E’ un furto ignobile, non solo un reato penale ma una grave offesa a tutti coloro che hanno fede e che avevano donato il poco o il molto che possedevano a mamma Schiavona. Mi fa orrore pensare che verrà venduto  questo oro come se fosse solo merce di scambio in un mercato clandestino e squallido”.