Una staffetta istituzionale per salvare Yais

Avviati i canali diplomatici per mettere al riparo l'ingegnere venezuelana ma di origini irpine

una staffetta istituzionale per salvare yais

La storia

Mirabella Eclano.  

Yais Lo Pilato, ingegnere petrolifero 43enne, venezuelana ma di origini irpine, sarebbe a un passo dalla salvezza, e quindi dalla libertà.

La professionista fuggita al regime di Nicolas Maduro e riparata in una cittadina del Perù nei giorni scorsi ha chiesto aiuto allo zio paterno, Giuseppe Lo Pilato, attraverso la piattaforma di facebook. Subito è scattata la staffetta istituzionale, e internazionale, in favore della giovane donna che spera di ritornare in Irpinia e di ottenere nel frattempo l'asilo politico dal consolato italiano del distretto di Piura. Yais teme per la sua vita dopo aver lasciato il Venezuela alle prese con disordini sociali e civili e con le persecuzioni del regime dittatoriale di Maduro.

Al momento si è attivata la consigliera provinciale di parità, Enza Luciano, e il sindaco di Mirabella Eclano, Giancarlo Ruggiero.

La vicenda è seguita attentamente anche da Domenico Biancardi, presidente della Provincia. Proprio Biancardi attraverso l'onorevole Carlo Sibilia ha aperto un canale con la Farnesina per consentire di rintracciare la cittadina di origini irpine attualmente rifugiata in Perù. L'obiettivo è uno solo: salvare la vita a Yais Lo Pilato. La macchina istituzionale degli aiuti umanitari si è messa in moto. Si attende adesso una risposta dalla Farnesina.

Sono ore decisive per l'ingegnere petrolifero, e ore di ansia a Mirabella Eclano dove vivono i parenti della donna che anela di riconquistare la libertà allo stato negata dalla dittatura sanguinaria di Nicolas Maduro. Il sindaco di Mirabella, Giancarlo Ruggiero come sempre particolarmente attivo e attento, ha stabilito un contatto col consolato italiano di Piura che a sua volta si è attivato per rintracciare Yais Lo Pilato. Si attendono sviluppi alla vicenda.