"Bisogna avere paura del covid, non del vaccino. Dosi ai bambini senza indugi"

Il dottore Perrotti: Anche i più piccoli possono sviluppare sintomi severi. Vaccinarli per tutelarli

bisogna avere paura del covid non del vaccino dosi ai bambini senza indugi
Avellino.  

"Bisogna avere paura del Covid-19, non del vaccino. Ed è un discorso che vale a tutte le età, anche per i bambini dai 5 agli 11 anni a cui tra poco sarà rivolta la campagna vaccinale". È uno dei punti fermi su cui battono i pediatri italiani, per sgombrare il campo da false credenze, che rischiano di indebolire il successo della campagna. Non ha esitazioni uno dei massimi esperti nel campo, il dottore Giuseppe Perrotti, già primario del reparto di Tin e Neonatologia del Moscati di Avellino. «Bisogna vaccinare i bambini non per proteggere gli adulti ma «per loro tutela personale. Anche per loro non si possono escludere manifestazioni severe del Covid - continua l’esperto -. Noi pediatri dobbiamo insistere con i genitori facendo capire loro che non bisogna avere paura del vaccino, ma della malattia. Un bambino non vaccinato - spiega il medico - non solo corre il rischio di ammalarsi, ma anche di rimanere fuori dalla vita sociale, dalla normalità che speriamo si possa presto ritrovare”. Il numero dei bambini che risultato postivi al coronavirus, infatti, aumenta giorno dopo giorno. “I genitori non devono indugiare - spiega Giuseppe Perrotti -. C’è un precedente che dovrebbe incoraggiare i genitori ad essere sereni in questa fase. La casistica e la documentazione scientifica ha già confermato che i ragazzini di 12 anni hanno fatto il vaccino senza problemi”.  Per l’esperto nessun dubbio sul pericolo rappresentato dagli indecisi del vaccino e no vax per la circolazione del coronavirus. “Ci sono ancora milioni di persone non vaccinate - spiega il dottore Perrotti -. Queste persone hanno fatto circolare il virus senza la protezione dello scudo vaccinale. Per fortuna i bambini rimasti contagiati non sviluppano, se non in qualche isolato caso, gli effetti più severi della malattia. Per questo immunizzare anche i più piccoli è un passaggio necessario. Solo così consentiremo ai piccini di avere difese anticorpali rafforzate, evitando conseguenze più severe dell’infezione da coronavirus”.  Storicamente sono molte e frequenti intanto le “resistenze” dei genitori sul tema dei vaccini. “Comprendo le preoccupazioni ma, è bene precisarlo, ogni reticenza rispetto a qualsivoglia campagna vaccinale non è stata mai avvalorata da tesi scientifiche. Si tratta di una resistenza antica, ma errata. Voglio ripeterlo ancora una volta: i vaccini storicamente hanno sempre salvato milioni di persone e bambini da tragiche epidemie. Ad oggi non c’è alcun elemento scientifico che consenta di dubitare. Come pediatra, e mi sento di parlare anche a nome dei miei colleghi irpini, siamo pronti a dare una mano in questa campagna vaccinale anti covid, così da dare sicurezza e aiuto alle famiglie che ancora non si sentano sicure in questa fase”.