Avellino, settimana corta per le scuole: Comune e provincia convocano i presidi

Avellino, lezioni fino a venerdì. La proposta convince prof e genitori. Giacobbe: a breve riunione

avellino settimana corta per le scuole comune e provincia convocano i presidi

Anche Palazzo Caracciolo vuole il confronto

Avellino.  

Cinque giorni di scuola e sabato tutti a casa. Settimana corta ad Avellino, la proposta dell’assessore Giuseppe Giacobbe convince docenti e genitori, ma ora tocca ai presidi decidere. Si terrà nei primi giorni di settembre la riunione di presidi, amministrazione comunale e provinciale per decidere di concentrare nei primi cinque giorni della settimana le lezioni in classe, così da consentire a tutti di restare a casa il sabato. Una proposta arrivata sulle scrivanie dei presidi di scuole medie ed elementari della città di Avellino, ma anche su quelle dei presidi delle superiori.Anche la Provincia ha avanzato la stessa richiesta per le superiori. Intanto per ottenere il via libera serve l’ok di tutte le dirigenze delle scuole della città. 18 in tutto i presidi e dirigenti tra Ic, direzioni didattiche, lei ed istituti superiori della città di Avellino. Una scelta di efficienza ed efficacia, che consentirebbe l’ottenimento di tutta una serie di vantaggi, a partire dall’ottimizzazione dell’impiego delle risorse energetiche. “Ci incontreremo tutti tra il 5-6 settembre per decidere. Per le scuole di nostra competenza, abbiamo inoltrato la richiesta al Quinto Circolo Palatucci, alla Perna-Alighieri, alla Da Vinci, Alla Solimena, alla Cocchia e Convitto Colletta. Stessa cosa hanno fatto da palazzo Caracciolo, informando le dirigenze delle 11 tra licei e istituti superiori. Mi sentirò con il delegato alla scuola di Palazzo Caracciolo, o con il presidente Buonopane per fissare la data”.

Piazza del Popolo ha chiesto ai dirigenti scolastici di «sottoporre la proposta all’attenzione delle famiglie e degli organi collegiali scolastici, che avranno l’onere di valutarne i pro e i contro ed esprimersi in merito». L'assessore comunale Giuseppe Giacobbe, in una lettera indirizzata ai presidi formula la proposta per sondare pareri e decisioni e valutare la rivoluzione orari e giornate di didattica in città. Ma dal lunedì al venerdì per consentire la settimana corta si andrebbe a scuola un'ora in più praticamente fino alle 14, eliminando il sabato. Una decisione che consentirebbe una sera di ottimizzazioni del servizio, impegno di risorse e recupero psicofisico dei ragazzi.

Una scelta di efficienza così da consentire, come ha spiegato Giacobbe nella lettera inviata ai presidi, di «incrementare la possibilità di rientro pomeridiano per le attività extracurriculari, grazie alla maggiore presenza dei collaboratori scolastici al pomeriggio, e favorire un risparmio energetico, con un minor impatto economico ed ambientale in termini di consumi di luce, acqua, gas e trasporto». Una motivazione di tutela dell'ambiente e risparmio energetico che avvalorerebbe la scelta di ridurre i giorni di presenza a scuola, Ma non solo. Il Comune vuole «ridurre il traffico in prossimità delle scuole e l’inquinamento, che raggiunge picchi di particolare intensità negli orari tradizionali di ingresso e di uscita da scuola (...) in un momento di così particolare attenzione nei confronti dell’inquinamento urbano, la settimana corta sarebbe un adeguato contributo alla riduzione delle polveri sottili».