Caos Alto Calore, l'altolà di Gengaro dopo l'addio di Lenzi: "No ai privati"

L'esponente del Pd avverte: "La gestione dell'acqua pubblica sia un impegno per le regionali"

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Avellino.  

L'esponente del Pd Antonio Gengaro interviene sulle dimissioni di Lenzi alla guida dell'Alto Calore e avverte: "La gestione dell'acqua resti pubblica".

"Le dimissioni - attacca Gengaro - dell'avv Antonello Lenzi, professionista di indubbie qualita' morali e professionali, da amministratore unico dell' Alto Calore spa, la cui opera e' risultata determinante per l'ottenimento dell' omologa del concordato da parte del Tribunale, pongono le forze politiche e gli amministratori di fronte alle proprie responsabilita' e negligenze nella gestione del ciclo idrico in Irpinia".

"Bisogna diffidare dai cavalli di Troia del privato"

"La questione, drammaticamente attuale, purtroppo - continua l'eponente dell'area Schlein del Pd - rimane quella della gestione pubblica, economica ed efficiente, della risorsa acqua. In questa ottica bisogna diffidare dei cavalli di troia del privato, pure  presenti nella recente governance di Corso Europa. Nel passato non si e' avuta la capacita' di saper imitare modelli pubblici virtuosi di gestore unico, come ad esempio in Regione Puglia con Acquedotto Pugliese".

No a clientelismo e privatizzazione, è la sfida del centrosinistra

"La parcellizzazione del sistema a livello locale, promossa, anche, dalla vigente normativa campana in materia, finisce per favorire, inevitabimente, clientelismo e privatizzazione. Nel programma del nuovo centrosinistra in Campania, l'argomento della gestione pubbica dell'acqua dovra' essere la priorita'. Solo in una logica di sistema regionale, meridionale, si potra', finalmente, affrontare e risolvere il problema del futuro del nostro bene piu' prezioso e vitale", conclude Gengaro.