Gli alberi della Prevenzione sono tornati ad animare la piazza centrale della Città ospedaliera con colori che parlano di coraggio, memoria, vicinanza. È il settimo anno, ma l’emozione è sempre la stessa: ogni pallina donata non è solo un addobbo, ma una storia che si intreccia con le altre.
Accanto alle instancabili volontarie di Amdos e Amos e al chirurgo Carlo Iannace oggi c’erano anche il Direttore Generale, Germano Perito, il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo,. La loro presenza partecipe e sincera ha ricordato quanto questa iniziativa non sia solo una tradizione, ma un modo di sentirsi comunità con un pensiero condiviso dedicato a chi lotta e a chi accompagna. A rendere l’evento ancora più emozionante è stata la musica de I sognatori, la band speciale del Centro Aprea di Atripalda.
Ora è tutto pronto per Natale: ecco l’albero rosa per la prevenzione, il rosso per chi non c’è più ma resta nel cuore di tutti e il blu per i bambini che insegnano ogni giorno cosa significhino forza e coraggio. E, tra gli abeti già noti, quest’anno ne è comparso uno nuovo: l’albero dell'inclusione pieno di colori e significati, nato grazie al contributo di un’associazione del territorio. Un segno importante, che parla da solo.
