La lotta al diabete tra denutrizione e diete: si parla di insulino-resistenza

La riduzione dell’attività fisica e dell’assunzione alimentare di proteine gioca un ruolo importante

la lotta al diabete tra denutrizione e diete si parla di insulino resistenza
Avellino.  

La denutrizione rappresenta lo stato di un organismo in squilibrio nutrizionale, il più spesso caratterizzato da un bilancio energetico e/o proteico negativo. Bisogna prevenire, diagnosticare, e trattare la denutrizione proteica che è un fattore indipendente di morbi-mortalità. La denutrizione può essere osservata in numerose situazioni, come i difetti di apporto, i difetti di assorbimento, o la mancata copertura di bisogni energetici elevati. Nel diabete non equilibrato si nota una denutrizione proteica e muscolare (sarcopenia), presente sempre tra l’altro, ma in quantità minore, nell’età senile del soggetto non diabetico.

Nel diabete il problema è legato ad una minore disponibilità di insulina o ad una elevata resistenza alla stessa. La fisiopatologia della sarcopenia è complessa e comporta dei fenomeni di lipotossicità, di stress ossidativo, e di infiammazione. La riduzione dell’attività fisica e dell’assunzione alimentare di proteine gioca un ruolo importante nello sviluppo della patologia muscolare. Come accennato sopra, la sindrome metabolica, l’insulino-resistenza, e l’iperglicemia cronica sono fattori che alterano la sintesi proteica, non soltanto negli anziani, ma egualmente nei soggetti giovani.

L’insulina è un ormone anabolizzante che contribuisce a proteggere la massa muscolare. Essa riduce la proteolisi e probabilmente aumenta la proteo-sintesi, sempre in associazione con un apporto adeguato. Nell’obesità si realizza un’insulino-resistenza che blocca le caratteristiche anabolizzanti e di protezione muscolare dell’ormone.

Nella pratica clinica, quando il diabetico esaurisce la sua scorta endogena di insulina, e diventa pertanto insulino-richiedente, la riduzione della massa muscolare (sarcopenia) diventa drammatica e viene rallentata soltanto dalla messa in opera della terapia insulinica sostitutiva.


L'autore è Medico - Endocrinologo