Dolore e fiato sospeso ai funerali del padre di Pasqualino

Il parroco don Costantino Pratola: "Non perdiamo la speranza"

Stamane intanto sono continuate le ricerche, un numero di uomini e mezzi inferiore rispetto alle prime due giornate. I familiari: "Non lasciateci soli"

Ariano Irpino.  

C’è chi ha sperato fino all’ultimo in un miracolo, di vedere Pasqualino in chiesa, accanto alla bara di suo padre Armando morto nel Centro Medico Sociale Don Orione a Savignano Irpino e ai familiari  nella chiesa di San Michele in contrada Turco. Ma così non è stato, di quest’uomo purtroppo si è persa ogni traccia da ben 13 giorni.

Così il parroco Don Costantino Pratola rivolgendosi a Oto e Carmine, i due fratelli di Pasqualino assai provati in questo momento così difficile e doloroso:

“Due volte siete andati e tornati dalla Svizzera, con tanta sofferenza e dolore. A voi oggi noi vogliamo unirci in questo momento così difficile  e soprattutto alla speranza per le sorti di vostro fratello.

Insieme con voi viviamo questo momento di sofferenza, abbiamo anche noi il fiato sospeso, dell’attesa, nello sperare che questa vicenda si possa concludere positivamente. La comunità è una famiglia in cui ognuno avverte la difficoltà, la malattia, la sofferenza, la disgrazia, tutto ciò che può avvenire nella nostra vita. Dobbiamo affidarci al Signore, affinchè sia lui a far luce sulla nostra vita e soprattutto in queste vicende umane che purtroppo, frequentemente ci rattristano, mettendo alla prova anche la nostra fede, il nostro credere e la vita cristiana.

Papa Francesco, nell’ultima udienza alla quale ho preso parte, ci ha parlato della speranza cristiana, fondata sulla certezza di Gesù Cristo. Andare incontro alla morte ci fa paura, ma questa preoccupazione, deve essere sostenuta dalla vita eterna. Continuiamo a pregare affinchè quest’uomo possa tornare a casa.”

Stamane intanto sono continuate le ricerche, un numero di uomini e mezzi inferiore rispetto alle prime due giornate. Ispezionate in morto particolare le zone di Capo Castagno e Carpiniello altre due zone particolarmente impervie. E’ probabile ma non vi è ancora certezza che questo sia l’ultimo giorno del piano, dopodiché bisognerà capire in che modo si procederà.

La Polizia stamane ha verificato la presenza di un’auto nel parcheggio dell’ospedale, ferma per tutto il tempo in cui era rimasta parcheggiata la fiat punto di Pasqualino, anche dopo l’apertura. Non è collegata a questa vicenda.

Dal nord Italia sono arrivate le chiavi di una villa in cui spesso il 48enne si recava per effettuare lavori e tenere in ordine la struttura in assenza dei proprietari. E’ stata aperta temendo che potesse aver trovato posto all’interno. Ma anche questa ipotesi è da scartare completamente.

Grazie all’impegno di Antonio Della Croce che opera nell’Air è stata effettuata una nuova verifica attenta sulle corse che la mattina del 24 gennaio hanno interessato la zona di Cardito, verso Grottaminarda. Nessuno degli autisti parliamo dell'Air, ricorda di aver visto salire Pasqualino a bordo di un bus. Resta un mistero la sua scomparsa.

Dai familiari un solo e forte appello al Preftto Carlo Sessa e al dirigente Ines Giannini: “Non ci abbandonate, continuate a cercare ancora, se necessario con l’aiuto dei Vigili del Fuoco. Abbiamo girato anche noi e continueremo a farlo. Ci fa anciora più male leggere che il territorio non è impervio. Rivogliamo Pasquale a tutti i costi vivo o morto.”

Gianni Vigoroso