L'inchiesta di Chi l'ha visto sulla scomparsa di Pasqualino La Porta, parte con il mistero di quell'auto rimasta chiusa nove giorni nel parcheggio dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane ed aperta solo dopo il forte appello della conduttrice Federica Sciarelli. "Nonostante una denuncia di scomparsa, non era mai stata aperta, per verificare se ci fosse un biglietto, qualcosa che giustificasse un allontanemento così improvviso e misterioso."
La ricostruzione di Paolo Fattori è perfetta e presenta elementi anche inediti. Dall'avvio delle ricerche di sera, con Amedeo Iacobacci Aios che recupera indumenti dell'uomo per le battute con le unità cinofile al mancato impiego dei Vigili del Fuoco. "Erano pronte due squadre la sera di giovedì 26 gennaio da Ariano e Grottaminarda dopo la chiamata al 115 e si stava attivando anche una colonna mobile da Avellino. Non sono entrati mai in azione, perchè non era necessario il loro intervento."
La figlia Amanda: "Non sapevano se legalmente si poteva aprire, a noi ci è stato proibito di farlo. La moglie Giuseppina: "Quando tutto ciò è avvenuto, nel vedere quei soldi, mi è crollato il mondo addosso. Pensavo si fosse davvero allontanato per staccare la spina, invece....
Nonostante la separazione, i rapporti tra Pasquale e Giuseppina erano rimasti buoni: "Lui sapeva che se aveva bisogno di qualsiasi cosa, poteva contare su di me, chiaramnte nelle mie possibilità.
Amanda: "Magari avrà fatto i suoi sbagli, ma stava cercando di rimediare, ed era una cosa che stavo iniziando ad apprezzare, ci stavamo riavvicinando, come un padre e una figlia."
Le telecamere di Chi l'ha visto a Vascavino, la contrada di Pasqualino. Parla la vicina che da 7-8 anni ha acccudito il padre Armando, morto sabato scorso: "Il papà stava bene, lo accompagnavo io in banca, lo portammo in ospedale, aveva dolori addominali e venne ricoverato." Non era un semplice mal di pancia ma qualcosa di più grave. E' qui che inizia il malessere di Pasqualino. Troppe notti in quella stanza d'ospedale, accanto a suo padre, che si agitava e lamentava di continuo. E' dura stare li. A questo punto Pasquale chiede aiuto a Giuseppina e figli. Era sotto stress, preoccupato a tal punto da non aspere più cosa fare.
Anche la notte prima della scomparsa, Pasqualino è accanto al padre, sono le sette, deve arrivare Giuseppina per il cambio, ma lui esce e intorno alle nove, una sua cugina, lo incrocia lungo la strada all'altezza di Rione San Pietro: "L'ho preso in macchina, perchè dovevamo andare in ospedale, eravamo già d'accordo, avevamo un appuntamento. Era preoccupato della storia del papà e dovevamo parlare di questa situazione, di come sistemarlo. All'improvviso lui apre lo sportello e scende dalla mia auto, mentre era ancora in movimento. Attraversa la strada e non lo vedo più."
Pasqualino La Porta da questo momento, scompare nel nulla. Che cosa gli è accaduto, forse il forte stress causato dal ricovero del padre e l'incognita del dopo lo spinge a mollare e ad allontanarsi, ma per andare dove?
Lungo la strada di Cardito è stato visto l'ultima volta, qui passano anche i Pullman, che vanno verso Napoli e Foggia. E' possibile che Pasqualino, abbia preso uno di questi mezzi per allontanarsi?
Giuseppina: "Abbiamo visto finora tutti i posti che lui conosceva molto bene, dalla sua infanzia. Per esempio una cappellina che egli stesso ha ristrutturato e ne andava molto fiero. Pensavo stesse si dentro a piangere."
Amanda: "Sono davvero momenti terribili, siamo veramente molto preoccupati, papà ti prego dicci che stai bene."
Mentre tutti stanno cercando Pasqualino, purtroppo arriva una tragica notizia. Il padre che nel frattempo era stato trasferito in una casa di cura a Savignano Irpino, muore improvvisamente, senza sapere niente. Nessuno aveva avuto il coraggio di dirgli che il figlio era scomparso, neppure i suoi fratelli affranti dal dolore, giunti dalla Svizzera.
Il servizio si chiude con un messaggio di speranza di Federica Sciarelli: "Speriamo davvero di riportarlo a casa insieme a voi."
Gianni Vigoroso
