Droga come pizze, consegnata a domicilio: arrestato il pusher

Operazione della squadra Mobile di Avellino. L'indagato arrestao dopo una perquisizione domiciliar

Il ragazzo, per gli investigatori, era il pusher di numerosi avellinesi. Dopo le indagini è scattato l'arresto.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Faceva consegne a domicilio: ma invece delle pizze portava hashish e marijuana. Più volte, secondo gli investigatori, si sarebbe recato personalmente a casa dei clienti. Sono scattate le manette ai polsi di A.C. incensurato, 25 anni, di Marano, accusato del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. La misura cautelare è stata eseguita dagli uomini della Questura di Avellino, diretta dal dirigente Michele Salemme.

Le indagini sono state affidate alla squadra antidroga dell'ispettore capo Roberto De Fazio. Registrazioni ambientali, intercettazioni telefoniche, appostamenti che hanno permesso di ricostruire gli spostamenti dell'indagato. Ad allertare la Questura di Avellino il via vai di avellinesi che si sarebbero recati dal pusher. Erano stati ascoltati alcuni consumatori. Le loro testimonianze hanno corroborato le ipotesi investigative della squadra antidroga.

Ieri – come anticipato – è poi scattato l'arresto. Dopo un appostamento sotto l'abitazione del 25enne, i poliziotti hanno visto parcheggiare due giovani su un motorino. Una visita durata pochi minuti: i ragazzi sono velocemente tornati fuori. I presunti acquirenti sono stati fermati dagli agenti prima dell'irruzione nell'abitazione dell'indagato.Il 25enne è rimasto immobile alla vista degli agenti.

La perquisizione domiciliare ha dato esito positivo. Sul ballatoio dell'abitazione, sotto un condizionatore e alcune borse, è stato rinvenuto uno zainetto contenente 18 panetti di hashish. Sequestrata anche una busta di cellophane piena di marijuana.

Ma la sorpresa più grande si trovava all'interno di un buco nella parete dove era nascosta una “borsa 24 ore”. All'interno tre buste di marijuana. Sequestrati anche 2000 euro molti dei quali si trovavano nel portafoglio del pusher.

L'indagato sarà presto interrogato. E proverà chiarire la sua posizione. A partire da quelle “visite a domicilio” che realizzava fra Napoli e l'hinterland. A fargli visita a casa erano invece, proprio, numerosi avellinesi. Spesso giovanissimi.