Ammazzato dai killer per errore: la madre racconta|VIDEO

La toccante testimonianza di Marinella Rega. Intervistata dalle telecamere di 696 Tv.

Baiano.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Ricordo tutto come fosse ieri: hanno ammazzato mio figlio. Era un bravo ragazzo, non doveva morire così». Ha gli occhi lucidi Marinella Rega, mentre racconta dell'assassinio del figlio Vittorio. Ucciso a colpi di pistola per errore 22 anni fa. Il suo corpo agonizzante era stato trovato dagli agenti della Mobile nelle campagne di Maddaloni. I proiettili gli avevano trapassato torace e gambe. Sono finiti in manette i due presunti killer: Antonio Bruno e Pasquale Cirillo. Un giallo che sembra essersi risolto dopo ventidue anni.  A intervistare la mamma di Vittorio la collega di 696 Tv, Paola Iandolo (Clicca qui e guarda il video di 696 Tv).

«Io stavo tranquilla perché i giudici mi avevano detto che i colpevoli erano morti tutti. Forse avevo anche recitato qualche preghiera per quelle persone. Dopo anni e anni. Ieri un mia amica mi ha chiamato. E mi ha detto che era stata fatta giustizia: che avevano preso gli assassini di mio figlio. Ero incredula. Mi sembrava impossibile. Avevo creduto a tutta un'altra verità per anni»

Per gli investigatori il bersaglio dei killer era Giovanbattista Tartaglione, storico affiliato al dei Piccolo. Trovato carbonizzato mesi dopo nella sua Fiat Punto a Caivano in provincia di Napoli. 

Vittorio viaggiava sulla sua Honda Civica Blu. Una vettura identica a quella del bersaglio dei killer. Una coincidenza fatale. Nel 2000 il fascicolo contro ignoti si era chiusa con un nulla di fatto. Poi la svolta. A mettere gli investigatori sulla strada giusta sarebbero state le dichiarazioni di un pentito.

Dalla morte del figlio Marinella vive da sola: «Lui era il più piccolo dei miei figli. A volte sento ancora qui la sua presenza. Non mi sono mai rassegnata alla sua morte: ucciso così giovane. Per un errore. Non aveva niente a che fare con la malavita. Era una bravo ragazzo il mio Vittorio».