Sessanta telecamere per custodire la città: nel nome di Giulio

Inaugurata la nuova Control room al comando dei vigili urbani.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Le lacrime di quella madre per il figlio che non c'è più hanno rubato la scena a un'inaugurazione che potrebbe rappresentare una piccola svolta per Avellino. Più volte i residenti hanno denunciato l'assenza di telecamere in punti chiave della città: lì dove si registrano più spesso episodi di criminalità. Episodi ai quali, Giulio Marletti, figlio della donna in lacrime, si è sempre opposto come tutti i suoi colleghi vigili, carabinieri, poliziotti e finanzieri che oggi hanno assistito alla nascita della Control room che porterà il suo nome.

Venti monitor che alterneranno immagini riprese da sessanta telecamere disseminate in città: grande attenzione al centro storico, senza dimenticare le zone più periferiche. La centrale operativa si trova nel comando di polizia municipale a via Francesco Tedesco.

Un'inaugurazione che si è incrociata con l'anniversario della Liberazione che ha raccolto grande partecipazione da parte di istituzioni e forze dell'ordine.

Il sindaco Paolo Foti si è complimentato con il lavoro svolto quotidianamente dalla polizia municipale.

«Io sono molto affezionato ai caschi bianchi. La centrale è stata inaugurata oggi ma è attiva da un anno e i vigili sul territorio stanno svolgendo un ottimo lavoro di prevenzione. Spero possa essere uno strumento efficace contro fenomeni di grande e piccola delinquenza: dai furti alle infrazioni del codice della strada».

Entusiasmo condiviso anche dal comandante dei vigili, il colonnello Michele Arvonio.

«La control room rappresenta un'ulteriore strumento per il contrasto al crimine. Sarà possibile avere velocemente un quadro della situazione in città e poter intervenire con prontezza ed efficacia. Abbiamo lavorato all'indagine sugli alloggi popolari, collaborando con la Procura, e sulla questione che riguarda la piscina comunale. Oltre al lavoro svolto quotidianamente. C'è ancora tanto da fare ma non posso che ringraziare il sindaco e ogni singolo vigile».

Un grande applauso ha accolto l'inaugurazione. Sorrisi distesi dei presenti. Qualche scambio di battute ironiche fra il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Massimo Cagnazzo, con Arvonio. Così come il Questore Luigi Botte che non ha voluto far mancare la sua presenza. Fra i presenti anche il comandante della compagnia e della stazione di Avellino, Niccolò Pirronti e Bruno Ronca, il comandante provinciale delle fiamme gialle, Gennaro Ottaiano, quello dei vigili del fuoco, l’architetto Rosa D’Eliseo.