Cane gli salva la vita, lui gli lascia in eredità un milione

Avellino. Il novantenne ha dato mandato a un avvocato che ha reso il suo sogno possibile.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Quando diranno il «cane è il migliore amico dell'uomo» probabilmente, da oggi, penseranno anche ad Avellino. Città di origine di un novantenne, Pasquale Rizzo, che ha deciso di lasciare in eredità un milione di euro, fra contocorrente e beni immobiliari, a Tor: un cane meticcio che gli aveva salvato la vita.

L'uomo aveva infatti affidato il compito all'avvocato Andrea Ferrari che, per esaudire il suo desiderio, ha dovuto trovare un escamotage per aggirare la legge italiana che non consente di inserire i propri animali domestici nel testamento. E così è stato nominato un esecutore testamentario che avrà il compito di vigilare sull'applicazione delle volontà del defunto.

Poi, quando il cane passerà a miglior vita, i soldi saranno dati in beneficenza ad associazioni o enti che si occupano di volontariato per animali. L'ex ferroviere che abitava da tempo a Milano, anni fa, aveva avuto un malore in casa ed era stato soccorso dai vicini attirati dai latrati di Tor che aveva iniziato ad abbaiare: un episodio che probabilmente non era mai stato dimenticato dal 90enne.

L'uomo celibe abitava da solo fino a quando nella sua vita era entrato quel meticcio col pelo bianco. Così ha pensato di lasciare proprio a lui in eredità due unità immobiliari e i due conti correnti. Rappresentavano i risparmi di una vita oltre alla pensione che riceveva da Ferrovie dello Stato. 

Non un caso isolato. A dicembre un episodio simile si era registrato a Pavia dove un anziano aveva lasciato un milione di euro ai suoi cagnolini che gli avevano tenuto compagnia e ad associazioni che tutelano gli animali. Episodi che, secondo molti, dovrebbero spingere i legislatori italiani a rivedere la norma che non considera personalità giuridiche gli animali che non potrebbero perciò essere destinatari di alcun testamento.