«Armato urlava "ti uccido"», il racconto choc della vittima

Avellino. Lo ha raccontato ai poliziotti prima di denunciare il fratello 65enne.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

«Mio fratello urlava “ti uccido” imbracciando un fucile». Lo ha raccontato agli agenti l'uomo inseguito questa mattina al Parco Santo Spirito. Ha formalizzato in Questura una denuncia per minacce aggravate e detenzione abusiva di armi a carico di un 65enne avellinese.

Un tempo i due fratelli erano stati soci in affari nel campo dell'edilizia. Poi ognuno aveva preso la sua strada. Questa mattina – secondo il racconto della vittima ai poliziotti – il fratello sarebbe venuto nella ditta dove lavorava per chiedergli dei soldi: richiesta alla quale aveva acconsentito. L'uomo si sarebbe allontanato per tornare poco dopo con un fucile che teneva in auto.

Dopo il litigio ci sarebbe stato un inseguimento notato da alcuni passanti. Era così partita la chiamata alla polizia. Erano arrivate a sirene spiegate le auto della Sezione Volante della Questura avellinese agli ordini del vicequestore Elio Iannuzzi. Il 65enne era fuori di sé in stato confusionale. Gli agenti avevano faticato non poco per tranquillizzarlo facendosiconsegnare l'arma. Poi era seguita l'identificazione. Il porto d'armi dell'indagato era scaduto. Nel corso della stessa ispezione erano state sequestrate diverse cartucce compatibili con il fucile.

L'uomo, forse a causa anche dei momenti concitati, ha avvertito un malore. E' stata così chiamata un'ambulanza che lo ha visitato. Successivamente il fratello ha formalizzato la denuncia. Ha raccontato di come l'uomo più volte nelle ultime settimane precedenti gli aveva chiesto dei soldi, ma non aveva mai avuto una reazione come quella di questa mattina. Gli agenti hanno infine eseguito una perquisizione domiciliare. Sono state ritirate altri armi a scopo precauzionale. L'episodio ha avuto una grande e comprensibile eco in città diffondendosi  anche attraverso il web.