Rapporto Dia: Clan irpini coinvolti nei traffici illeciti

Rapporto Dia sul secondo semestre 2018 in Campania

Un territorio dunque altamente a rischio e per niente isola felice, attenzionato dai clan di Napoli e Caserta...

E' decisamente allarmante il rapporto della Dia relativo ai traffici illeciti in Campania, ad opera di clan malavitosi, sempre attivi. Non si contano le operazioni delle forze dell'ordine anche in Irpinia sul fronte droga. 

Nel mese di ottobre l'operazione "White stone" con 73 persone indagate per spaccio internazionale di droga, i gruppi operavano nel napoletano, ma anche in Irpinia, nel Comune di Avella.

A novembre scorso, la Valle Caudina è finita al centro di un traffico internazionale di stupefacenti. L'associazione criminale aveva base a Brusciano, nel napoletano, ed era finalizzata allo spaccio internazionale di droga proveniente da Spagna, Olanda e Germania. Al vertice dell'organizzazione figurava un pregiudicato definito da diversi collaboratori di giustizia come "uno dei maggiori trafficanti campani".

Qui il clan Pagnozzi è sempre solido e continua a tenere le mani sulla Valle Caudina e nel casertano, grazie ai rapporti storici con i Casalesi e i gruppi di Marcianise. 

Vi è poi il clan Graziano a Quindici, con il suo raggio di azione nel  Vallo di Lauro e al confine con la provincia di Salerno. Il clan infatti è presente anche nel comune di Sarno, grazie a suoi affiliati legati operativamente ad una frangia dei Casalesi. I

Nel 2017, in seguito all'operazione "Azimut", i Graziano, vennero coinvolti in uno traffico di droga destinato alle località balneari marchigiane, condotto d'intesa tra il gruppo casertano Iovine. 

Un terrinorio dunque altamente a rischio e per niente isola felice, attenzionato dai clan di Napoli e Caserta.

In sintesi: Ad Avellino e comuni dell'hinterland opera il clan Genovese. Nella zona di Quindici permane la faida tra il clan Graziano e i Cava. Il primo si estende fino alla Valle dell'Irno e Vallo di Lauro, il secondo anche nell'agro vesuviano e nel nolano. In Valle Caudina è pienamente attivo il clan Pagnozzi, ben ramificato nelle province di Benevento e Caserta grazi all'influenza dei Casalesi.