Vilipendio a Napolitano, a processo Carlo Sibilia

I fatti risalgono al 2014 quando il sottosegretario scrisse un tweet sul processo Stato Mafia

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Avellino.  

Il sottosegretario dell'Interno Carlo Sibilia è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma per l'accusa di vilipendio all'allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. I fatti risalgono all'ottobre del 2014 quando Sibilia, all'epoca deputato degli M5S, pubblicò un tweet riferendosi alla testimonianza che il presidente Napolitano avrebbe dovuto rendere nel processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia affermando: "Perchè secondo voi impediscono agli scagnozzi #Riina e #Bagarella di 'vedere' il boss? #trattativastato mafia". La Corte d’Assise di Palermo aveva infatti respinto la richiesta degli imputati Totò Riina, Leoluca Bagarella e Nicola Mancino di assistere alla deposizione di Napolitano in videoconferenza. Il processo è stato fissato al prossimo 16 dicembre davanti al giudice monocratico.

“La nostra tesi è che l’affermazione non riguarda il rispetto della figura del presidente della Repubblica ma il privato cittadino. Era una dichiarazione di critica politica e non sulla rispettabilità di Giorgio Napolitano che non è mai messa in dubbio”, ha spiegato l’avvocato Mattia Alfano, difensore del sottosegretario Sibilia.