Grida e battitura delle inferriate da parte dei detenuti/VIDEO

La protesta nelle carceri dopo l’istituzione della zona rossa e intanto manca il personale

grida e battitura delle inferriate da parte dei detenuti video

Ad un passo da una nuova rivolta...

Ariano Irpino.  

Grida e battitura delle inferriate da parte dei detenuti ad Ariano come in altre parti d’Italia dopo l’istituzione della zona rossa che così come avvenuto nei mesi scorsi, vieta i colloqui in presenza con i propri familiari.

Proteste che potrebbero trasformarsi in rivolte. Anche gli spostamenti sono sempre vietati, non essendo giustificati da ragioni di necessità o da motivi di salute. L'amministrazione penitenziaria e minorile farà fronte a questa situazione di emergenza attraverso l’utilizzo di apparecchiature e collegamenti telefonici. Dall’altro lato vi è il dramma degli operatori.

La polizia penitenziaria è al collasso. Situazione molto critica ad Ariano, dove al momento bisogna fare i conti con una decina di contagiati, altrettanti in isolamento precauzionale, contatti di positivi, su un organi ridotto all’osso di appena 140 unità circa.

Secondo il segretario generale Osapp Leo Beneduci, i divisori in plexiglass installati frettolosamente nel periodo aprile-maggio sui tavolini delle sale colloqui in carcere non impedirebbero del tutto lo scambio di contatti fisici e di effusioni.

"Da questo punto di vista il carcere si presenterebbe quale un'ingiustificata "zona franca" anche rispetto alle recenti ed urgenti misure adottate in Consiglio dei ministri, rivolte alla prevenzione ed al contenimento del contagio e che dispongono per la massima limitazione degli spostamenti, anche attraverso l'adozione di dispositivi per la visione da remoto, persino in ordine alle incombenze di natura giudiziaria e penale. In sintesi secondo il sindacato, il Dap avrebbe lasciato ogni responsabilità e adempimento alla scelta di provveditori regionali e direzioni di istituto penitenziari, determinando una confusione generale e pericolosa."