Atripalda piange Michele, vittima del covid

Un "angelo della Misericordia", in prima linea durante il terremoto in Abruzzo

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La comunità della cittadina del Sabato si stringe con dolore e commozione alla moglie Maria Scafuri e ai figli Alfonso e Antonella

Atripalda.  

Una vita spesa per gli altri, un volontario, un fratello Misericordioso, ma soprattutto un padre e un marito amorevole, un uomo forte, coraggioso, dotato di una grande ironia. Michele Gismondi, 71 anni, è stato sopraffatto dal Covid e questa mattina il suo cuore si è arreso, lasciando la sua famiglia e la comunità atripaldese senza parole. Era ricoverato da più di due settimane all'Ospedale Moscati di Avellino. Le sue condizioni sono apparse subito molto serie, per lungo tempo Michele ha lottato contro il virus per tornare dalla sua famiglia, dai suoi amici, e gli anziani di cui si è sempre preso cura.

Volontario della Misericordia dal 1985, Michele Gismondi si è sempre predicato nel gruppo anziani Fratres e nel gruppo di Protezione civile che l’ha visto protagonista in tutte le emergenze nazionali a partire dal terremoto dell’Aquila.

“Oggi è un giorno duro per la nostra comunità” scrive il sindaco di Atripalda Giuseppe Spagnuolo che ha voluto esprimere il cordoglio dell'Amministrazione comunale.

Profondamente addolorato e commosso il ricordo del professore Raffaele La Sala che ha voluto ricordare le straordinarie qualità umane di Michele Gismondi, il suo impegno solidale alto e disinteressato, la fraterna e totale disponibilità.

Nelle parole del Presidente Aquino, la storia del volontario Michele e il ricordo addolorato dei fratelli de la Misericordia di Atripalda di cui era membro del Collegio dei Probiviri.

“Voglio testimoniare la mia vicinanza ai suoi cari ed a tutte le Sorelle ed i Fratelli che con lui hanno condiviso il percorso all’interno della Misericordia. “Iddio te ne renda merito”. In questo momento di grande difficoltà il mio pensiero va anche a tutte quelle comunità che stanno soffrendo a causa della pandemia ed a tutte le nostre Confraternite che stanno combattendo in prima linea contro questo terribile virus" scrive Aquino.

Michele diventa volontario della Fraternita di Misericordia di Atripalda il 2 dicembre del 1985.  Il 12 aprile 2011 il Capo del Dipartimento della Protezione Civile gli conferì  l’attestato di pubblica benemerenza a testimonianza dell’opere e l’impegno prestati allo svolgimento di attività di Protezione Civile nel terremoto dell’Aquila. Il 14 maggio 2017 il Presidente Nazionale della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia  conferisce a Michele attestato di benemerenza per la generosa abnegazione con la quale è intervenuto nelle aeree colpite nel violento sisma del centro Italia nel corso dell’anno 2016 ed inizio 2017, con carità, passione ed encomiabile spirito di servizio contribuendo a sostenere la popolazione alleviando le sofferenze e i disagi di quelle comunità così duramente provate.

Questa la storia di un volontario, un Angelo della Misericordia. Ma Michele Gismondi è stato anche e soprattutto un padre speciale e amorevole per Alfonso e Antonella, e un marito straordinario per Maria Scafuri. Alla moglie e ai figli che hanno condiviso con lui la gioia di una vita e il terribile calvario della malattia, giungano le nostre più sentite condoglianze, l'abbraccio più sincero e commosso.

La pandemia costringe familiari e amici cari a non poter essere presenti in questo momento, ma Michele da oggi sarà sempre presente nel ricordo e nelle preghiere di quanti lo hanno conosciuto e amato.