Tucci: libri antichi comprati nei mercatini dell'antiquariato

Interrogato il segretario del Centro studi normanni, da venerdì agli arresti domiciliari

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Ariano Irpino.  

Per un'ora abbondante ha risposto alle domande del gip Gelsomina Palmieri, con argomentazioni attraverso le quali ritiene di aver chiarito la sua posizione. Quei libri li ho comprati nei mercatini dell'antiquariato, ha sostenuto Gianluca Tucci, 42 anni, responsabile della segreteria e della biblioteca del Centro europeo di studi normanni, nonché dipendente della locale cooperativa Ar.Tour, che gestisce la fruizione del Museo Diocesano di Ariano Irpino, da venerdì scorso agli arresti domiciliari nell'inchiestadel sostituto procuratore Marilia Capitanio e dei carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico e culturale di Roma sul destino di una serie di volumi antichi che risulterebbero essere stati rubati dalla biblioteca comunale “Pasquale Stanislao Mancini”.

Difeso dall'avvocato Guerino Gazzella, che ha evidenziato l'assenza dell'attualità delle esigenze cautelari perchè la richiesta della misura risale al luglio del 2019, l'indagato ha affermato di aver acquistato i testi che gli sono stati sequestrati in alcuni mercati dedicati agli articoli di antiquariato, come quello che fino a qualche anno fa si svolgeva ad Ariano il primo sabato di ogni mese.

Tucci ha escluso, dunque, le ipotesi di reato di ricettazione e riciclaggio dei testi, definendosi un appassionato di lunga data e precisando sia la provenienza di una pistola antica, come lascito ereditario del nonno, sia di alcuni reperti archeologici, questi ultimi – ha affermato- comprati o, nel caso dei frammenti, rinvenuti durante le campagne di scavo.

Come è noto, di tutt'altro segno è la ricostruzione degli inquirenti, impegnati in un'attività investigativa, ancora in corso, nella quale è stato chiamato in causa anche l'ex ministro Ortensio Zecchino, presidente del Centro, che nella primavera del 2019 era stato destinatario di un decreto di perquisizione e sequestro per le stesse ipotesi di reato prospettate nei confronti di Tucci. Addebiti che Zecchino, assistito dall'avvocato Vincenzo Regardi, aveva respinto nel corso di alcuni interventi a mezzo stampa e, soprattutto, quando, nel maggio del 2019, su sua richiesta, era stato interrogato dal Pm.