Avellino, bomba al Centro impiego: tante contraddizioni in aula

Nuovi scenari stamattina in tribunale: Pelosi sarebbe il mandante e Bassetti l'esecutore

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Avellino.  

Questa mattina presso il Tribunale di Avellino si è tenuta l'udienza per il processo a carico di Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, i due uomini arrestati per aver piazzato un ordigno esplosivo nei pressi del centro per l'impiego di Avellino, nel marzo 2020.
La dottoressa Cira Dardia, incaricata dalla Procura di trascrivere le intercettazioni ha depositato la perizia e il Luogotenente Francesco Giordano, del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Avellino, si è occupato di riferire sulle stesse.
Dalle intercettazioni telefoniche sui numeri in uso ai due imputati e da quelle ambientali è emerso un quadro indiziario del tutto nuovo: si evincerebbe, infatti, che Pelosi sarebbe il mandante del cosiddetto "attentato" e che Bassetti, invece,  fosse l'esecutore materiale.
Gli uomini, accusati inizialmente di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico - accuse poi derubricate da parte del Tribunale del Riesame di Napoli - avrebbero aderito ad un movimento no-mask che si opponeva alle restrizioni imposte dal governo Conte a contrasto della pandemia, motivo per cui avrebbero deciso di colpire il centro per l'impiego con l'ordigno artigianale.
Dalle manifestazioni contro il governo, dunque, ad un gesto molto più efficace raccontato in una denuncia ai carabinieri: "Qui si fa la rivoluzione", frase estemporanea sulla cui veridicità restano forti dubbi. Ma sono molte le contraddizioni in aula che il difensore di Pelosi, l'avvocato Gaetano Aufiero, ha fatto emergere nel corso dell'interrogatorio ad uno degli inquirenti. Non sarebbero stati effettuati accertamenti nel corso delle indagini che avrebbero potuto definire meglio la posizione dei due indagati. Sono state esaminate anche le conversazioni successive all'avviso di garanzia ricevuto dagli allora indagati, nel corso delle quali Bassetti si diceva preoccupato per la situazione.
Alla prossima udienza, fissata al 7 giugno, è previsto l'esame dei due imputati e di alcuni testi di lista della difesa.