Santo Stefano del Sole, truffa all'Inps: datore di lavoro e dipendente assolti

Secondo l'accusa l'impiegato percepiva la disoccupazione ma lavorava in nero dopo il licenziamento

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Santo Stefano del Sole.  

Assoluzione perché il fatto non sussiste per due imputati, rispettivamente datore di lavoro e dipendente di un caseificio di Santo Stefano del Sole.

Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero della Procura avellinese, Teresa Venezia: G. S., datore di lavoro, avrebbe nel 2017 falsamente simulato il licenziamento di M. T., il quale invece, avrebbe continuato a lavorare regolarmente in nero per cinque ore al giorno, dal lunedì al venerdì, nonostante fosse beneficiario di indennità di disoccupazione da parte dell’Inps.

L’accusa ipotizzata era di truffa allo Stato, in quanto i due, in concorso tra loro, si sarebbero procurati un ingiusto profitto consistito nella percezione dell’indennità Naspi pari a 3.333.44 euro.

Nonostante il pubblico ministero avesse avanzato, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Michela Eligiato, una richiesta di condanna a un anno di reclusione per ciascuno, il giudice ha deciso di assolvere i due imputati, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Carmine Ruggiero e Nello Pizza. Secondo i difensori nel momento in cui l’ispettorato del lavoro si presentò in azienda per effettuare controlli di routine sulla regolarità delle posizioni, trovò l’ex dipendente nel punto vendita, che si era semplicemente recato sul posto per fare la spesa e ritirare gli ultimi effetti personali.