Avellino, inchiesta teatro Gesualdo: tutti prosciolti tranne l'ex direttore

Cadono le accuse di peculato a carico dell'ex presidente del teatro Luca Cipriano e del consiglio

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Avellino.  

Tutti prosciolti da ogni accusa tranne l'ex direttore amministrativo Dario Bavaro. Si è chiusa questa mattina l'udienza preliminare dinanzi al gup Marcello Rotondi del tribunale di Avellino con le ultime discussioni dei difensori degli otto indagati nell'inchiesta della Procura avellinese sul teatro cittadino Carlo Gesualdo, nella quale è stato indagato e oggi prosciolto da ogni accusa anche il consigliere comunale Luca Cipriano, in qualità di presidente del Massimo avellinese.

I reati contestati sono quelli di peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale a seguito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore presso il tribunale di Avellino Teresa Venezia con l'accusa, in particolare, una gestione amministrativa personalistica, segnata da assegnazioni e proroghe di servizi per il teatro senza rispettare i principi di rotazione e trasparenza ma, soprattutto, un ammanco nelle casse del massimo avellinese di circa 109mila euro.

L'inchiesta è scaturita a seguito della denuncia dell'ex sindaco Paolo Foti e dei suoi funzionari che fecero scattare le indagini, nel maggio del 2016, quando ci furono le prime acquisizioni della documentazione relativa alle ipotesi di peculato. Secondo la Procura il consiglio d’amministrazione e il presidente non sarebbero intervenuti rimuovendo il direttore amministrativo Bavaro per gravi irregolarità, approvando bilanci dell’istituzione che non fotografavano il quadro reale dei servizi di cassa.

Accuse, queste, totalmente rigettate dalla Corte dei conti, per la quale non ci fu nessun ammanco, tutt’al più un disordine nelle carte. Quindi, nessun danno erariale. Una grande svolta questa, che molto probabilmente ha avuto influenza anche sul risultato del procedimento penale, con il non luogo a procedere per quasi tutti gli indagati.