Mercogliano, omicidio Bembo: Iannuzzi e Sciarrillo verso il processo

Imminente la firma del pm Toscano

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Mercogliano.  

Imminente la chiusura delle indagini e la richiesta di giudizio immediato per i due indagati. Il pubblico ministero Vincenzo Toscano potrebbe firmare la richiesta di giudizio immediato per Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo, arrestati il primo gennaio dopo una breve fuga. I due, dopo l’accoltellamento avvenuto nel parcheggio di una nota attività ricettiva di Mercogliano, fecero perdere le loro tracce, lasciando a terra sanguinante il 21enne di Mercogliano. Bembo morì l’11 gennaio nel reparto di terapia intensiva. Al momento manca solo la relazione della dottoressa Carmen Sementa – che ha effettuato l’esame autoptico sulla salma del 21enne - per poter stabilire la sequenza dei colpi sferrati sul corpo di   Bembo al culmine di un’aggressione avvenuta per questioni di viabilità all’interno del parcheggio del noto bar di Torrette di Mercogliano.

Per gli inquirenti è tutto chiaro e la ricostruzione effettuata da loro, tassello dopo tassello, coincide con quanto confessato da Nico Iannuzzi nel corso dell’udienza di convalida del fermo indiziario di delitto affiancato dal suo avvocato Gaetano Aufiero. In base alla ricostruzione effettuata dagli agenti della squadra Mobile della questura di Avellino, agli ordini del vicequestore Gianluca Aurilia – in base alle dichiarazioni testimoniali - il 21enne di Mercogliano era con alcuni amici quando decisero di raggiungere il loro gruppo, già presente dinanzi al bar di Torrette alle 7 del primo dell’anno. Il gruppo di amici di Bembo aveva già subito le minacce di Nico Iannuzzi, in auto con Luca e Daniele Sciarrillo. Ma l’amico di Roberto aveva preferito spostare l’auto ed evitare di ingaggiare un litigio con i tre giovani, finiti successivamente nel registro degli indagati con le accuse di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Minacce che però vennero riferite a Roberto e agli altri suoi amici giunti sul posto in un secondo momento. Roberto Bembo lanciò più di uno sguardo verso l’auto di Nico Iannuzzi.