Abbiamo stentato a crederci fino all'ultimo, ma alla fine è arrivata la tristissima notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. Pietro Puopolo non c'è più. E con lui se ne va un pezzo importante di Ariano Irpino, la storia della ristorazione locale, fatta di sacrifici, intuito, passione e dinamismo. Aveva compiuto il 13 dicembre scorso 71 anni.
Un uomo poliedrico, partito da zero, fino a diventare negli anni un vero e proprio baluardo nel suo settore insieme alla sua straordinaria famiglia che è riuscita a seguirlo in questa sua passione e a raggiungere risultati straordinari su più fronti.
Fu lui a mettere su alla fine degli anni 70 la prima radio della città. Con il simbolo di un coccodrillo, nasceva Radio Ariano Centro, fermatasi poi dopo il sisma del 23 novembre 1980 e riattivata grazie ad alcuni volenterosi nei locali del Cocco Club, un altro suo gioiello, per poi ritornare ancora a pulsare qualche anno fa, grazie alla caparbietà di Amleto Bevere a cui era molto legato e con il quale nel 1998 diede vita anche al progetto televisivo di Canale 58. Fu lui l'ideatore per dare voce al territorio.
Una passione per l'informazione dettata dal forte attaccamento alla sua città, anche a livello calcistico, avendo ricoperto il ruolo di presidente negli anni di gloria e indimenticabili dell'Us Ariano. La prima pizzeria del tricolle a Cardito, quando ancora non si sapeva cosa fosse, come pure la discoteca Incontro e un ristorante che è diventato nel corso degli anni un complesso alberghiero tra i più imponenti nel sud Italia, amato ed apprezzato da tutti. Ma ci sarebbe ancora tanto da scrivere tanto di quest'uomo straordinario.
Pietro, per tutti il direttore, non attendava i clienti dinanzi ad un registratore di cassa, ma da gran signore, era un battitore libero in sala. Portava i piatti egli stesso ai suoi ospiti alla pari di un cameriere e amava intrattenersi a tavola con i suoi modi affabili per assicurarsi che tutto procedesse sempre nel migliore dei modi.
Lo trovavi spesso seduto al suo tavolino preferito, accanto all'ingresso della cucina, giornali tra le mani di fronte al televisore a guardare spesso le partite di calcio con lo sguardo sempre fisso alla sala.
Imprenditore serio ma anche appassionato di politica. Insieme all'amico Lello Marenghi ha sempre offerto il suo contributo, spesso nelle vesti di mediatore, soprattutto nelle infuocate campagne elettorali. Sapeva dialogare con tutti e trovare anche le soluzioni al momento giusto nel solo ed esclusivo interesse di rilanciare e salvaguardare il territorio. Lo ha fatto anche in occasione della realizzazione della Stazione Hirpinia, facendo si che anche Ariano ottenese benefici. Un jolly capace di fare bene in qualsiasi campo e per questo apprezzato e ammirato da tutti.
Pietro Puopolo si è spento lontano dalla sua terra a lui tanto cara, in Francia a Parigi dove si era recato per sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico. E' li che il suo cuore si è fermato per sempre. In mattinata la notizia era circolata in maniera disgustosa sui social, senza alcun rispetto mentre ancora stava lottando.
Intorno a lui una squadra vincente e affiatata: la sua meravigliosa famiglia a partire dalla moglie Ornella. I figli, Roberta, Manuela e Mario: il suo orgoglio. Come la sua mitica Renault 4 rossa che vedete nella foto. ne ha fatta di strada l'inossidabile Pietro. Se la vita è una scalata Pietro ha saputo conquistare la vetta e godere il panorama dopo tanti sacrifici.
Un punto di riferimento per una provincia intera, e per quelle limitrofe. Un indotto paragonabile a quello di un'area industriale strettamente correlato alla sua attività ristorativa. Un numero considerevole di posti di lavoro, tra le varie attività. Una grande realtà che resterà viva in suo onore.
Un mix di creazioni e innovazioni, dall’accorsata pasticceria di via Fontanangelica, al Royal Inn Game che ha visto in sala i grandi campioni del biliardo grazie al dinamismo di Rosario Cavalletti, all’area spa, centro wellness e benessere, piscina coperta, centro congressi polifunzionale, discoteca e area Fitness, fino ai giorni nostri con l’affascinante progetto In catering. In ognuno di questi successi c’era la sua attenta e inimitabile supervisione fatta di esperienza maturata sul campo e consigli giusti che solo lui riusciva a dare ad un trio vincente: Roberta, Manuela e Mario che sapranno da oggi farne ancora più tesoro per onorare la sua memoria.
La passione è stata il motore della sua vita piena di successi e affermazioni. Dici Ariano e pensi subito all'Incontro. Non a caso ha scelto questo nome per la sua rinomata attività di ristorazione.
Un luogo di incontro appunto. E qui ad attendere la clientela c'è stato Pietro fino alla fine coi suoi modi spicci, il sorriso tra le labbra, la simpatia, la pacca sulle spalle rivolta a tutti, la tipica affabilità dell'uomo che si è fatto da solo.
La salma di Pietro Puopolo giungerà mercoledì sera, nel giorno delle ceneri, dall'European Hospital Georges Pompidou di Parigi ad Ariano Irpino. Ad annunciarlo è stato il parroco di contrada Santa Barbara, don Ottone Morra dopo aver avuto un contatto con i familiari dello storico imprenditore arianese, leader nel campo della ristorazione.
"Avremo il piacere e l'onore di accogliere la salma del nostro caro direttore, mercoledì sera alle ore 18,30. Alle ore 18,00 ci sarà la liturgia delle sacre ceneri e subito dopo vivremo questo momento. Accoglieremo il nostro caro Pietro, ed esprimeremo tutto il nostro affetto e vicinanza sincera attraverso la preghiera alla moglie Ornella, ai figli Roberta, Manuela, Mario, ai generi Rosario e Fausto, alla nuora Flavia, alla mamma Maria Giuseppa, al fratello Ciriaco con la moglie Teresa e le figlie Maria e Francesca, nipoti e familiari tutti."
La salma resterà in chiesa fino al mattino di giovedì 15 febbraio, per poi raggiungere alla 10.00 il Santuario Madonna di Fatima a Cardito, nel piano di zona, dove si svolgeranno i funerali.
