Inchiesta bis al Comune, l'avvocato Petrillo: "Nessun nuovo filone"

Intanto la Prefettura di Avellino aveva inviato cinque solleciti per la pubblicazione delle delibere

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

E’ inquietante il ritmo serrato di indagini da cui non possiamo ancora difenderci: la Procura non deposita gli atti al Riesame” le parole dell’avvocato Luigi Petrillo, difensore del primo cittadino (l'intervista stasera alle 19.45 nel tgnews di Ottochannel canale 16), l’indomani della notifica dell’informazione di garanzia per Gianluca Festa, indagato non solo nella vicenda degli appalti pubblici con le accuse, tra le altre, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, ma anche per le delibere non pubblicate e per le quali risponde di omissione in atto d’ufficio. 

“La mia esperienza professionale non mi rassegna molti altri casi in cui ciò è successo – ha continuato il difensore di Festa – ovvero che in pochi giorni si sono susseguiti acquisizioni e sequestri. Da cittadino questo susseguirsi crea qualche turbamento ed inquietudine nel personale amministrativo, creea apprensione anche ingiustificate a giudicare da quelle che a momento sono le contestazioni che vengono mosse”. 

In merito alle delibere acquisite nei due blitz effettuati dai militari dell'Arma negli uffici del Palazzo di Città, l’avvocato Petrillo ha precisato “non esiste un filone Eurochocolate, non esiste un filone Grande srl, in realtà non esiste alcun filone. Di questo e altri presunti filoni, non vi è traccia negli atti. I documenti che abbiamo a disposizione non consentono di comprendere se la procura abbia nel mirino quell’appalto, quell’affidamento o quella gara. Non lo sappiamo perché non ci viene detto”.

I solleciti dell'opposizione e Prefettura

Tantissimi i solleciti presentati dai consiglieri di minoranza, anche in Prefettura, affinchè il sindaco pubblicasse le delibere. Inizialmente erano circa 170 delibere che mancavano all'appello, poi dopo l'intervento anche del Prefetto Paola Spena che in cinque solleciti invitava il sindaco a garantire il principio della trasparenza, pubblicando le delibere in tempi ragionevoli, il numero si è ridotto notevolmente. Quelle acquisite dagli inquirenti sono circa una cinquantina che ora verranno passati al setaccio per esaminarle.