di Paola Iandolo
I giudici della Decima Sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno accolto il ricorso presentato dalla procura di Avellino. Per i giudici del tribunale del riesame di Napoli ci sono gli elementi per applicare nei confronti di Gerardo Santoli, indagato nel filone bis dell’inchiesta sui presunti corsi fantasma all’ Alto Calore, la misura interdittiva del divieto di esercitare l’attività di impresa e di esercitare gli uffici direttivi delle persone giuridiche per un anno. A presentare il ricorso il sostituto procuratore Luigi Iglio dopo il rigetto da parte del Gip del Tribunale di Avellino. Misura che resterà però sospesa fino a quando non diventerà esecutiva la decisione, ovvero fino alla pronuncia della Corte di Cassazione, davanti alla quale la difesa di Santoli, il penalista Luigi Petrillo presenterà ricorso.
I giudici del Riesame hanno accolto il ricorso per due dei tre capi di imputazione contestati a Santoli. Per quello relativo alla ipotesi di malversazione di erogazioni pubbliche (316 bis cp) e di tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. In buona sostanza avrebbero tentato di ottenere il saldo del contributo, tentando di indurre in errore l’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro). Santoli è anche sindaco di Santo Stefano del Sole e presidente del Cda della Grande Srl , la società che gestisce i rifiuti in città. L’eventuale conferma della misura interdittiva non avrà effetti sul ruolo amministrativo (non si possono chiedere interruzioni per amministratori pubblici) ma potrebbe averle sul piano della guida dell’azienda.