Brutale aggressione nella Valle del Calore, svolta nelle indagini: tre indagati

Misura cutelare nei confronti di tre giovani di Grottaminarda, all’epoca dei fatti minorenni

brutale aggressione nella valle del calore svolta nelle indagini tre indagati

L’episodio risale al 2 giugno 2024 ed è avvenuto durante una festa press in una struttura di Mirabella Eclano...

Grottaminarda.  

A seguito delle indagini coordinate dalla procura della repubblica presso il tribunale per i minorenni di Napoli, gli agenti del commissariato di polizia di Ariano Irpino diretti dal vice questore Giulio Masini hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della permanenza in casa nei confronti di tre giovani, all’epoca dei fatti minorenni, residenti a Grottaminarda.

I tre sono gravemente indiziati di aver partecipato a una brutale aggressione nei confronti di due coetanei, uno dei quali ha riportato gravi lesioni al volto - frattura del seno frontale, deviazione del setto nasale e un marcato infossamento dell’arcata sopracciliare destra – con conseguente alterazione permanente dei tratti somatici.

L’episodio risale al 2 giugno 2024 ed è avvenuto durante una festa press in una struttura di Mirabella Eclano.

Il provvedimento è stato emesso sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti nel corso delle indagini, avviate dopo la denuncia presentata dalla vittima il 29 agosto 2024. Le ricostruzioni investigative hanno evidenziato che l’aggressione si è consumata all’esterno dell’hotel: la vittima, avvicinata con un pretesto, è stata accerchiata e successivamente colpita con violenza dai tre indagati. L’identificazione degli aggressori è avvenuta anche grazie alla rete di conoscenze comuni con la vittima.

La misura cautelare è stata ritenuta necessaria per prevenire il rischio di reiterazione del reato, considerata la gravità e l’allarmante modalità dell’aggressione, nonché l’apparente consolidamento di comportamenti devianti da parte dei tre minori.

In esecuzione del provvedimento del tribunale per i minorenni di Napoli, i soggetti dovranno rimanere all’interno delle rispettive abitazioni familiari, con divieto assoluto di allontanarsene senza autorizzazione del giudice.

È inoltre fatto loro espresso divieto di comunicare, con qualsiasi mezzo - compresi i servizi di messaggistica e le piattaforme social - con persone diverse da coloro che coabitano o li assistono. Si ricorda che le contestazioni mosse agli indagati sono allo stato provvisorie.