di Paola Iandolo
Ha risposto a tutte le domande del giudice per le indagini preliminari, Mauro Tringali, durante l’interrogatorio di garanzia il 49enne di Avellino raggiunto, nei giorni scorsi, dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati dalla stessa, con l’apposizione del braccialetto elettronico. L’indagato ha fornito la sua versione dei fatti al fine di chiarire la sua posizione, respingendo le accuse contestate.
La ricostruzione
L’uomo, difeso dall’avvocato Angelo Polcaro, è accusato del reato di lesioni aggravate da pregresse condotte di stalking nei confronti della ex compagna. La vicenda si è verificata lo scorso mese di aprile, in pieno centro ad Avellino, all’incrocio tra Corso Vittorio Emanuele e via Matteotti, quando, stando a quanto sostenuto dalla donna, il 49enne l’avrebbe picchiata sferrandole un forte pugno al collo e alla spalla. A causa della condotta violenta dell’indagato, la donna fu costretta a far ricorso alle cure dei sanitari del nosocomio avellinese.
La richiesta di revoca
Per bloccare l’uomo sul posto giunsero dapprima i militari della Guardia di Finanza e poi gli agenti della Questura di Avellino. Il 49enne avrebbe inveito nei confronti degli agenti intervenuti e anche nei confronti del questore di Avellino, presente sul posto. Il legale dell’uomo, l’avvocato Angelo Polcaro, al termine dell’interrogatorio di garanzia ha chiesto la revoca della misura cautelare applicata all’indagato. Il giudice per le indagini preliminari si è riservato. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare la decisione del magistrato del tribunale di Avellino. Intanto, il legale del 49enne si dice pronto a presentare ricorso al Tribunale del Riesame di Napoli al fine di ottenere l’annullamento della misura cautelare.
