Lo hanno trovato accasciato al suolo nel piazzale di un supermercato, stremato e privo di sensi. Non ricordava nulla e non aveva neppure documenti quando è giunto in ospedale dopo essere stato soccorso dai sanitari del 118.
E' la drammatica storia di un uomo giunto da Terracina in Irpinia, non si sa per quale motivo, conclusasi fortunatamente a lieto fine.
L'intervento dei carabinieri della locale compagnia diretti dal capitano Ludovica Arrabito è stato immediato e come sempre provvidenziale e risolutivo. L'uomo dopo le cure prestate dai sanitari del pronto soccorso ha chiesto loro di essere dimesso. Ed è qui che è scattata immediatamente la macchina della solidarietà.
Un primo tentativo con i servizi sociale e successivamente l'intervento efficace del Germoglio di Iesse. E' stato accompagnato prima nella basilica cattedrale dove ha ricevuto la prima accoglienza da parte del parroco don Gaetano e del vicario monsignor Antonio Blundo, per poi essere accolto a Casa Tabor, la struttura solidale nata proprio per questo tipo di emergenze ed accoglienza transitoria. La Caritas ha fornito grazie all'apporto di don Marco Ulto indumento e tutto il necessario, compreso biglietto di viaggio per poter ripartire stamane verso Roma. Sono stati gli stessi volontari del Germoglio, ad accompagnarlo in stazione, mostrando grande calore umano e solidarietà.
Una bella pagina di umanità da parte dei carabinieri e della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia attraverso tutti i vari canali solidali.
