Richiami vietati nella notte: bracconaggio alle quaglie tra Irpinia e Sannio

In campo Emilio Mauro Merola, Lida Bonito e Lac Avellino

richiami vietati nella notte bracconaggio alle quaglie tra irpinia e sannio

"I richiami - spiega Emilio Mauro Merola, Lida Bonito e Lac Avellino - ingannano gli uccelli, alterano le rotte migratorie e li espongono a catture indiscriminate"

Bonito.  

Durante una perlustrazione condotta dall'associazione Lida di Bonito, sono stati intercettati tre richiami elettroacustici vietati in zone rurali tra Bonito, Mirabella Eclano e Apice, proprio mentre in concomitanza con l’apertura della stagione venatoria. Il primo è stato rilevato lungo la strada comunale Cusano, nella frazione Morroni di Bonito, il secondo in contrada Vallone Ponticelli (Mirabella Eclano), il terzo, molto probabilmente, nel territorio del comune di Apice, in località Giardino.

"Questi dispositivi, attivi durante la notte, riproducevano il verso della quaglia comune (Coturnix coturnix), una specie migratrice che vola in solitaria verso l’Africa subsahariana. I richiami - spiega Emilio Mauro Merola, Lida Bonito e Lac Avellino - ingannano gli uccelli, alterano le rotte migratorie e li espongono a catture indiscriminate, compromettendo la sopravvivenza della specie. Se in una sola uscita ne abbiamo individuati tre, non osiamo immaginare quanti ce ne siano nelle zone di passo più sensibili, come l’Alta Irpinia, dove le quaglie trovano habitat ideali per la sosta.

Siamo a circa un mese dall’inizio ufficiale della stagione venatoria, e questi episodi dimostrano che alcuni cacciatori /bracconieri si stanno già preparando, violando apertamente le normative e anticipando illegalmente le attività di caccia. È un segnale inquietante che richiede attenzione immediata.

La nostra associazione dispone attualmente di una sola guardia venatoria volontaria, e intervenire per disattivare questi dispositivi è spesso difficile e rischioso. Per questo auspichiamo un intervento urgente da parte degli organi preposti, in linea con le linee guida della Regione Campania, che prevede una sorveglianza coordinata e capillare.

Colpisce il fatto che, nonostante la forte udibilità dei richiami anche in prossimità di abitazioni, nessuno abbia segnalato il fenomeno alle autorità. Questo silenzio, forse dettato da abitudine o rassegnazione, contribuisce a rendere il bracconaggio una pratica invisibile ma devastante".

La quaglia comune: una migratrice fragile e tenace

"La quaglia comune (Coturnix coturnix) è l’unico galliforme migratore europeo. Ogni anno, con l’arrivo dell’autunno, le quaglie che hanno nidificato in Europa intraprendono un lungo e solitario viaggio verso l’Africa subsahariana, dove trascorrono l’inverno. Volano di notte, da sole o in piccoli gruppi, affrontando sfide estreme come:

L’attraversamento del Mar Mediterraneo, spesso ostacolato da venti e maltempo. La traversata del Deserto del Sahara, con temperature elevate e assenza di punti di sosta.

Durante la migrazione, si orientano grazie a segnali naturali come le stelle, il campo magnetico terrestre e la direzione del vento. Questo viaggio è un capolavoro di resistenza e istinto".

Richiami elettroacustici: trappole sonore contro la natura

"I richiami elettroacustici vietati, utilizzati dai bracconieri, rappresentano una delle minacce più gravi per le quaglie migratrici. Questi dispositivi riproducono il verso dell’animale, simulando un ambiente sicuro e sociale. Le conseguenze sono devastanti:

Deviazione delle rotte migratorie.Concentrazione artificiale e vulnerabilità. Uccisioni su larga scala
Compromissione della sopravvivenza della specie

Questa pratica è vietata dalla Legge 157/92 e dalla Direttiva Uccelli dell’UE, che tutela la fauna selvatica. La Corte di Cassazione ha stabilito che anche il solo possesso o posizionamento di questi dispositivi costituisce reato".

Irpinia: terra di passo e di rischio

"Le zone di passo migratorio più frequentate dalle quaglie in Campania includono l’Alta Irpinia, in particolare Ariano irpino Aquilonia Bisaccia Vallata, aree collinari e pianeggianti ideali per la sosta. L’intensità del passo varia di anno in anno, ma queste aree restano strategiche per la migrazione autunnale".

‍ Vigilanza e collaborazione: una rete da rafforzare

"Le Guardie Venatorie Volontarie svolgono un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella repressione del bracconaggio. In Campania, la Convenzione del 2022 tra Regione e Comando Carabinieri Forestali ha rafforzato la sorveglianza, prevedendo interventi coordinati e mirati. Tuttavia, molte associazioni operano con personale limitato e in condizioni difficili. È fondamentale che le istituzioni preposte intervengano con decisione, anche alla luce delle linee guida regionali e della normativa nazionale".

La preoccupazione di Emilio Mauro Merola

"Quello che abbiamo documentato non è solo un episodio locale, ma il riflesso di una pratica diffusa e pericolosa che minaccia la biodiversità, la legalità e il senso stesso della caccia responsabile. A circa un mese dall’apertura della stagione venatoria, è evidente che alcuni soggetti si stanno già muovendo con mezzi vietati, sfruttando il momento più vulnerabile della migrazione.

La quaglia comune, già classificata come “quasi minacciata” in Europa, non può affrontare da sola la pressione di un bracconaggio tecnologico e silenzioso. È necessario che le istituzioni preposte intensifichino i controlli, che i cittadini rompano il silenzio e che le associazioni vengano supportate concretamente.. Come associazione protezionistica, auspichiamo un futuro in cui la tutela della fauna prevalga su ogni forma di prelievo venatorio. Ma nel presente, riteniamo fondamentale promuovere almeno una cultura venatoria fondata sul rispetto delle regole, sulla sostenibilità e sulla responsabilità individuale. Solo così sarà possibile avviare un confronto serio e costruttivo, che metta al centro la difesa del patrimonio naturale e il superamento delle pratiche più dannose".