Disarmiamo Avellino, una marcia per dire basta alla criminalità. Organizzata da Libera alla presenza di associazioni, studenti, imprese e sindacati.
Solo insieme possiamo cambiare il volto della città ha detto Davide Perrotta rappresentante di Libera Avellino: “Abbiamo deciso di chiamare questa piazza per provare a dire insieme che un'altra città esiste ed è possibile. Alle istituzioni chiediamo innanzitutto di starci vicino, di continuare a generare in qualche modo un'attività che già sta avvenendo in città, però con un confronto anche diverso, più costante, più continuo. Alla politica chiediamo di prendersi la responsabilità di governare questo territorio”.
Presente alla marcia Cinzia, la mamma di Roberto Bembo, il giovane morto il giorno di Capodanno di due anni fa: “Il disarmo di Avellino è necessario. Dalle ultime che si sono sentite, da quando è accaduto pure l'evento di mio figlio Roberto, non si è mai fermata la criminalità. Quindi, dobbiamo dare un un esempio e una forza in più a questi ragazzi che devono trovare un'alternativa alla violenza. Sicuramente tutto parte anche da noi a dare l'esempio giusto per questo noi ci impegniamo a fare sempre del bene e a dimostrare che con il bene si ottiene sempre altro bene”.
Assenti alla marcia per la criminalità le istituzioni e la politica, a parte il consigliere regionale Vincenzo Ciampi. Non c'era il prefetto, nemmeno il commissario straordinario del Comune.
