Avellino, stalking dal carcere: messaggi minatori alla vedova Gioia

E' quanto emerso dal decreto di perquisizione e sequestro eseguito nel carcere di Bellizzi

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Da quando ha intrapreso una relazione con Elena Gioia, le loro vite non sono state più le stesse. Dopo la condanna definitiva a sedici anni di reclusione Giovanna Limata, detenuto a Bellizzi per l'omicidio di Aldo Gioia, padre dell'ex fidanzata, ha tentato varie volte di mettersi in contatto con la vedova Gioia. Messaggi sul cellulare e sui social. Ha cercato di intimorirla con le minacce. La donna non ha esitato a presentare denuncia per quanto subito dall'ex findazato di sua figlia, Elena, anche lei in carcere per l'omicidio del padre e condannata a diciotto anni di reclusione. 

Giovanni Limata, che il 23 aprile 2021 uccise con diversi fendenti il suo ex suocero mentre dormiva sul divano di casa, ora è accusato anche di atti persecutori. Accuse contenute nel decreto di perquisizione e sequestro notificato a 18 indagati tra detenuti ed ex detenuti del carcere di Bellizzi Irpino.

Più volte il 27enne di Cervinara è stato trovato con il cellulare tra le mani nei corridoi dell'istituto penitenziario di Bellizzi Irpino. Un cellulare di ultima generazione utilizzato per intimorire ancora una volta la madre della sua ex. Poichè è stato trovato più volte in possesso di un cellulare Giovanni è stato trasferito dapprima a Santa Maria Capua Vetere e poi nel carcere di Salerno.