I giochi di carta dell'editoria locale

Sfide e progetti di Domenico Cosentino della Roundmidnight

Avellino.  

«Ci sono state altre fusioni e ce ne saranno altre. I grandi falliscono e chi ha i soldi si prende aziende vuote e distributori e autori. Come fossero supermercati. Noi continuiamo il nostro lavoro, ma è una specie di canto del cigno» è così che commenta la recente fusione tra Mondadori e Rizzoli (che sancisce un monopolio culturale oltre che editoriale), Domenico Cosentino.  Tre anni fa, il 31 ottobre del 2012  ha fondato la RoundMidnight edizioni, una piccola e indipendente casa editrice con sede a Campobasso, insieme a Gino Palladino e sua moglie Giovanna Colitti della storica tipografia Palladino.  Napoletano, con origini irpine ( di Montemiletto), Cosentino  spiega cosa c’è dietro un lavoro che è soprattutto la materializzazione di un sogno:«innanzitutto non c’è fatica, nonostante l’insonnia di notti passate a lavorare per mandare in stampa un libro. E’ un lavoro fatto di passione, ma non solo». E se gli dici che ha coraggio in quello che fa, ti risponde: «io mi diverto, il coraggio ce l’hanno i medici e i guerrieri».La sua idea è che anche una casa editrice, come una libreria (e una biblioteca), dovrebbe consentire che significati e storie vengano messi in comune.

Tra le difficoltà c’è quello della carta, “materia prima” su cui si fonda il lavoro degli editori:« le cartiere stanno chiudendo perché non c’è più domanda.  Molti quotidiani sono falliti, e le forniture quindi sono molto più lente ad arrivare» spiega.

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Marina Brancato