Nicola Grasso 50 anni, imprenditore e Claudia Cardinale Ciccotti 18 anni, studentessa al liceo Parzanese entrambi di Ariano Irpino, sono il re e la regina della rievocazione storica del dono delle sacre spine giunta alla sua ventunesima edizione. Sono stati scelti mediante selezione. Questa sera c'è stata la presentazione ufficiale nell'ex chiesetta di Sant'Andrea in via D'Afflitto, sede dell'associazione.
Una iniziativa che quest'anno riveste un significato molto importante perchè si festeggia il ventennale. Una manifestazione che ha assunto notorietà nazionale grazie a quanti si sono impegnati in tutto questo tempo per renderla grande. Obiettivo, valorizzare la storia e la promozione turistica della città.
Venti anni di appassionata e coinvolgente attività dell'associazione per la rievocazione storica del dono delle sacre spine, diretta attualmente da Giancarlo Sicuranza.
Le tre giornate rievocative: 11-12-13 agosto 2017. Evento divenuto nel corso degli anni patrimonio di tutti gli arianesi, orgogliosi della sua valenza religiosa e culturale. Nel contesto della rievocazione è previsto, come di consueto, il 12 agosto il corteo con Carlo d’Angiò , il signore dell’epoca, dignitari, popolo, artigiani ed altri, per rievocare la consegna di due Spine al vescovo Pellegrino nell’anno 1269.
Le reliquie preziose, delle Sacre Spine, rappresentano un tesoro inestimabile per la diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia. La millenaria tradizione e il forte culto dei devoti arianese hanno messo in rilievo l’aspetto tradizionale e taumaturgico. E' quanto si legge dalla pagina ufficiale dell'associazione.
"Oggi di spine sacre se ne contano a centinaia. Monsignor Giovan Battista Alfano, nella sua opera Sante Spine della Corona di Nostro Signore Gesù Cristo, del 1932, ne ha citate 110, presenti nelle sole chiese italiane.Tra le più conosciute sono quelle di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, che la tradizione vuole siano state donate da sant'Elena; le Sacre Spine di Fermo; quella venerata nella Cattedrale di Andria, dono alla città pugliese di Beatrice d'Angiò, figlia di Carlo II. E’ notorio che le Spine di Ariano Irpino, secondo la tradizione furono probabilmente donate da Carlo D’Angiò, nel sec. XIII e che custodite in un artistico reliquiario del sec. XIII-XVI sono dello stesso ceppo di quelle di Andria, quest’ultime furono assegnate in dote alla figlia Beatrice d’Angiò sposata con il conte di Andria Bertrando del Balzo nel 1308."
Gianni Vigoroso
