Il Maio di Santo Stefano, una tradizione centenaria

Festival europeo dei culti arborei, Irpinia protagonista

Si svolgerà dal 8 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 a Baiano in provincia di Avellino la centenaria e tanto attesa festa del Maio di Santo Stefano..

Baiano.  

 

Divenuto quest’anno Patrimonio culturale europeo, il Maio di Santo Stefano è uno tra i più importanti e secolari culti arborei della regione Campania e quest’anno arriva alla sua centodiciottesima,la peculiarità di questa celebrazione, detta il Maio di Santo Stefano, è quella di ricorrere non a primavera, come accade in molti casi, ma il 25 dicembre di ogni anno.

La festa è dedicata appunto al protomartire Stefano, patrono del paese di Baiano, ed unisce tutti i suoi abitanti in una esperienza corale condivisa anche con i forestieri. la festività ha antichissime origini che affondano le radici nel paganesimo, correlandosi probabilmente con i riti agrari della primavera (Maio infatti significa Maggio) e con la presentazione di doni a scopo propiziatorio e a ringraziamento per la generosità della Terra:  una sorta di offerta sacra, che ha la caratteristica di cadere nel giorno del Natale cristiano, quel 25 dicembre che ci riporta anche all’antica festività pagana del DiesNatalis Solis Invicti (“Giorno di nascita del Sole Invitto”) celebrata nel momento dell’anno in cui la durata del giorno inizia ad aumentare dopo il solstizio d’inverno: una vera e propria “rinascita” del sole che prelude alla successiva rinascita della vegetazione.

 

Il Maio di Santo Stefano è una magia capace di coinvolgere e travolgere chiunque ne prenda parte, è “na fiamma ca nun more”, è energia inesauribile che   attraverso le strade del paese contagiando anche i paesi limitrofi. Il Maio è la comunità baianese, è appartenenza, è radici, è il matrimonio tra la comunità e il suo territorio. Ogni anno la realizzazione di questo evento richiede un impegno elevato per il suo buon esito, e di edizione in edizione vien alzata sempre di più l’asticella.

Quest’anno la posta in gioca è più alta:coinvolgere comunità provenienti da paesi diversi per allargare la cultura della partecipazione e dello scambio interculturale. Si attiveranno scambi e riconoscimenti di tratti culturali condivisi da comunità culturali situate in contesti geopolitici diversi, e il potenziale del patrimonio culturale come strumento di dialogo interculturale, di politiche di riconoscimento della diversità ma anche di tratti culturali comuni, possibili vettori di dialoghi e solidarietà planetarie.

Infatti, la «partecipazione delle comunità» promossa dall’Unesco con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale si impone oggi come una norma globale che chiama le istituzioni culturali a integrare le patrimonializzazioni profane nella fabbrica ufficiale dei beni culturali.

Una ulteriore sfida è quella di creare una proposta culturale permanente di respiro nazionale ed internazionale capace di inglobare una serie di attrattori naturali e culturali presenti nell’hinterland baianese: percorsi di trekking nei sentieri segnalati dal Cai con guide apposite; visite nei centri storici di rilievo presenti sul territorio; percorsi enogastronomici attraverso le tipicità del luogo.

L’intervento proposto dall’Amministrazione comunale è finalizzato alla promozione ed alla valorizzazione del considerevole patrimonio culturale della Città, divenuto Patrimonio culturale europeo e alla promozione turistica del territorio.

L’evento consentirà ai tanti visitatori di conoscere ed apprezzare la qualitàdell’offerta turistica e culturale della città di Baiano, anche dal punto di vista dei servizi di accoglienza proposti dalle associazioni presenti sul territorio e dagli operatori del settore.

In questa edizione la città di Baiano si candida a diventare capofila di tutte le manifestazioni legate al culto degli alberi, ampliando il suo già consolidato palinsesto ad eventi di rilevanza nazionale ed internazionale.

Redazione Av