"Recentemente, il sindaco di Ariano, invitato a chiarire la sua posizione sulla vicenda strada Tre Torri-Manna-Camporeale, che, in questi giorni, anima il dibattito, sosteneva che sarebbe stato il primo a “giubilare” se Provincia e Regione sbloccassero la Manna-Camporeale e che “la bretella di riammagliamento Cardito è altra cosa” ed i fondi per realizzare il primo lotto, per questa ultima opera, sono quasi tutti disponibili. Concludeva che “è dovere di un amministratore trovare una soluzione per risolvere i problemi di viabilità urbana ed extraurbana” “cosa che non hanno fatto in vent’anni proprio coloro che oggi parlano.
Ci fa piacere e ci inorgoglisce - scrivono in una nota Vincenzo Cirillo, Luciano Leone e Crescenzo Pratola -sentire dire, il sindaco, che sarà il primo a “giubilare” se Provincia e Regione sbloccano la strada Manna Camporeale, ma non può, solamente, demandare ad altri, qualcosa che è utile e, per noi, indispensabile, che deve essere realizzato nel nostro territorio.
Noi, insieme ad altri validi ex amministratori, abbiamo avuto, innanzitutto, la lungimiranza nel credere nel progetto della strada Contursi- Lioni -Grottaminarda -Ariano -Faeto -Termoli, chiamata strada dei due mari, per la valenza strategica e di sviluppo delle aree interne che essa comporta.
Nel periodo del nostro mandato amministrativo, fino all’anno 2013 (noi siamo stati coinvolti, nella questione, dall’anno 2009,- anno di stipula di convenzione con la Provincia -, fino all’anno 2013 e cioè 4 anni e non 20 anni) in quanto, per scelta personale, non ci siamo più ricandidati, abbiamo contribuito all’ottenimento di un finanziamento pari a 35 milioni affinché tale strada giungesse fino a Camporeale, con il primo tratto funzionale fino a Cardito.
In tale tratto funzionale sono previsti tre svincoli che risolvono, in parte, anche il caos di Cardito. Ci meravigliamo, ancora di più, che il sindaco di Ariano, pur conoscendo, a suo dire, che esistono problemi tecnici e giuridico amministrativi su tale strada, nulla ha provato a fare, nei cinque anni del suo attuale mandato, per rimuovere detti ostacoli e fatto, ancora più grave, tenendo conto della sua prestigiosa nomina a coordinatore di 28 comuni dell’area vasta che stanno collaborando, tra l’altro, alla riorganizzazione dei collegamenti viari, tutto intorno alla piattaforma logistica destinata a servire la stazione Irpinia dell’alta capacità velocità Napoli Bari, nulla ancora esiste.
Il sindaco ribadisce, nella sua dichiarazione, che è suo compito trovare la soluzione per risolvere i problemi per la viabilità urbana ed extraurbana e, per questo, intende realizzare la bretella riammagliamento zona Cardito che, a fronte di una previsione di spesa di 13 milioni già, in fase di progettazione, ha raggiunto il costo di ben 43 milioni, e attingendo, forse, ai fondi di ristoro pari a euro 18 milioni assegnati per il danno che sta provocando ai cittadini la circolazione massiccia di mezzi pesanti sul territorio, in conseguenza dei lavori della stazione Hirpinia, dichiara che il primo lotto (inutile e privo di significato) di circa 20 milioni può essere appaltato.
Facciamo notare che tale destinazione di fondi potrebbe essere non fattibile amministrativamente, in quanto, con tale scelta, ne andrebbero a beneficiare solo una piccola parte di cittadini e non l’intera comunità arianese.
Visto che dalla contabilità degli uffici della Provincia la strada Manna Tre Totti Camporeale, a causa della lievitazione dei prezzi, risulta avere un costo di euro 64.826.000, proponiamo che i fondi di ristoro (Euro 18 milioni) vadano ad aggiungersi alla disponibilità finanziaria di circa euro 35 milioni, raggiugendo la ragguardevole disponibilità di euro 53.449.000 a cui va, ulteriormente, aggiunto il ribasso d’asta offerto dall’impresa pari all’11,10% ovvero euro 5.932.000 e pertanto la disponibilità totale per realizzare l’opera diventa pari ad euro 59.381.000, somma molto vicina a quella necessaria pari ad euro 64.826.000.
Inoltre per dare un segnale forte di riconoscimento dell’importanza dell’arteria, consigliamo di trasferire alla Provincia di Avellino, per supporto tecnico e di collaborazione, una parte dei fondi di progettazione disponibili (circa euro 200.000), visto che l’A.C. ne ha impegnato, senza l’esistenza di alcun concreto finanziamento, circa euro 500.000 per la progettazione riammagliamento Cardito.