Ariano e l'odissea dei mezzi pubblici: "Siamo stanchi, non se ne può più"

Antonella Caccese: "La mobilità è un diritto fondamentale, attualmente negato"

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Riceviamo e pubbliciamo

Ariano Irpino.  

"È arrivata l'estate è raddoppiano i problemi con i mezzi pubblici, veramente non se n'è può più. Antonella Caccese, operatrice sanitaria. Vi racconto la mia storia: "Ieri avevo il turno pomeridiano al lavoro ad Ariano centro, sono dovuta uscire alle 12.00 da casa per prendere l'ultima circolare diretta in città, per poter iniziare ad operare alle 14.00.

Stamattina sveglia alla 5.40, per prendere l'unica circolare disponibile, di mercoledì diretta a contrada San Nicola, quindi per riuscire ad arrivare almeno a metà strada e poi raggiungere a piedi il capolinea Pastini prendere il pullman delle ore 7.00, partire e raggiungere dopo 15 minuti un altro paese per iniziare il mio turno alle 8.00

Chiunque deve salire in centro si trova nelle stesse difficoltà. Sia gli anziani che vogliono fare una passeggiata oppure partecipare a qualche evento durante l'estate, sia i ragazzi, penalizzati perché non esistono corse serali e nei giorni festivi.

Per non parlare dei turisti che d'estate praticamente non si possono proprio muovere. È essenziale avere un'auto per riuscire a vivere in autonomia, ma non è obbligatorio visto che il mezzo pubblico è un diritto...

Sì, il trasporto pubblico può essere considerato un diritto, in quanto la sua fruizione è strettamente legata a principi fondamentali come l'uguaglianza, la libertà di movimento e l'accesso ai servizi essenziali.

Anche se non esplicitamente definito come tale in tutte le costituzioni, il trasporto pubblico è spesso visto come un diritto sociale che garantisce la partecipazione alla vita sociale, economica e culturale.

Ecco alcuni punti a supporto di questa idea fa notare Antonella:

Principi costituzionali:

In Italia, ad esempio, il diritto al trasporto pubblico trova fondamento in diversi articoli della Costituzione, come l'articolo 2 (diritti inviolabili dell'uomo), l'articolo 3 (principio di uguaglianza) e l'articolo 16 (libertà di circolazione).

Accesso ai servizi essenziali:

Il trasporto pubblico permette l'accesso a lavoro, istruzione, sanità e altri servizi fondamentali, rendendo possibile la partecipazione alla vita sociale e alla vita economica.

Eguaglianza e non discriminazione:

I servizi di trasporto pubblico dovrebbero essere accessibili a tutti i cittadini, senza distinzione di sorta, garantendo parità di accesso e trattamento.

Diritto alla mobilità:

La mobilità è un diritto fondamentale, e il trasporto pubblico è uno strumento essenziale per esercitare questo diritto.

Considerazioni etiche e sociali:

Molti sostengono che il trasporto pubblico dovrebbe essere gratuito o a prezzi accessibili per tutti, in quanto è un servizio essenziale per la coesione sociale e il benessere collettivo.

In sintesi, il trasporto pubblico non è solo un servizio, ma anche un mezzo per garantire l'esercizio di diritti fondamentali e promuovere una società più equa e inclusiva".