Uniamoci per l'acqua: chiarezza sul voto contrario con il sindaco Spera

"L'acqua non può aspettare. Il tempo delle dichiarazioni è finito"

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Incontro con il sindaco di Grottaminarda: chiarezza sul voto contrario e sulle prospettive...

Grottaminarda.  

"Oggi abbiamo incontrato il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, uno dei tre sindaci in provincia di Avellino che hanno votato No all’aumento delle tariffe idriche deliberato dal consiglio distrettuale dell'ente idrico campano su proposta di alto calore. Il 4° Vignola era presente come consigliere Eic.

Il sindaco ha motivato il suo voto contrario con la mancanza di un’adeguata informazione ai sindaci e ai cittadini, e con la necessità di un rinvio per studiare meglio il bilancio e le proposte del gestore". E' quanto afferma in una nota, il comitato Uniamoci per l'acqua da Grottaminarda.

"Ha precisato di non voler “far fallire Alto Calore”, ma di non poter avallare decisioni prese senza chiarimenti e senza un cronoprogramma".

Ha anche dichiarato: "Se fallisce Alto Calore, fallisce anche il comune di Grottaminarda e altri comuni”, un’ammissione che fotografa la situazione di interdipendenza finanziaria tra il gestore e i comuni soci - un vero “tién’m cà t’ teng”.

Sull’eventuale piano alternativo per affrontare la crisi idrica, non sono emerse proposte operative precise: è stata citata la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza e di organizzare assemblee informative con la presenza dell’amministratore Lenzi, ma senza indicazioni concrete di azioni da intraprendere.

Sul coordinamento con gli altri sindaci contrari, il sindaco ha riconosciuto che al momento non c’è una linea comune e che le motivazioni dei singoli sono diverse. Ha comunque dichiarato la sua disponibilità a partecipare a un incontro collettivo con gli altri amministratori contrari all’aumento.

Riguardo a iniziative pubbliche, ha indicato che spetta ai comitati portare avanti le mobilitazioni, riconoscendo il ruolo dei cittadini organizzati come “spinta propulsiva” utile.

Alla domanda se fosse disponibile a partecipare alla mobilitazione del 27 agosto a Napoli, il sindaco ha risposto con un sì non immediato, lasciando intendere una disponibilità condizionata.

Come comitato, prendiamo atto della chiarezza con cui il sindaco ha spiegato il suo voto, ma non possiamo ignorare che: manca una proposta strutturata di azione per risolvere la crisi, non esiste un coordinamento tra i sindaci contrari, gli impegni restano generici e senza scadenze.

Per queste ragioni, riteniamo urgente costruire noi stessi una rete di sindaci contrari - di Avellino e Benevento - e portarli a un tavolo già definito, dove ciascuno possa assumere impegni pubblici e verificabili.

L’acqua non può aspettare. Il tempo delle dichiarazioni - conclude il comitato - è finito: servono azioni, unità e responsabilità".