Efficienza, efficacia e serietà. Tre parole per una strategia da mettere in campo per una Monteforte rinnovata, che guardi al futuro con la serenità di essere amministrata, con competenza e programma. La squadra di Fabio Siricio di "E' Ora" scalda i motori per la competizione elettorale dei prossimi 23 e 24 novembre. "Saranno giorni decisivi, in cui la mia, la nostra comunità avrà davvero la possibilità di cambiare pelle e scegliere di diventare un comune che possa imporsi nelle aree interne per turismo, produttività e progetti". Elisabetta Iannaccone è pronta alla prova e continua il suo tour nelle case, tra le piazze, nei luohi di ritrovo per raccogliere istanze e richieste, esigenze che concorrano alla messa in campo di un progetto concreto di rilancio della comunità alle porte di Avellino.
Serietà e deontologia, marchio di famiglia
Solida formazione giuridica, empatia e serietà le caratteristiche di una donna e di una professionista da sempre pronta a mettersi in gioco e in campo per importanti sfide. "Ho esercitato la professione di avvocato nei miei primi anni subito dopo la laurea, con mio padre, stimatissimo avvocato del Foro di Avellino che, prima ancora, delle disposizioni normative mi ha inculcato il senso e l’importanza della deontologia e dell’etica nell’esercizio della professione, così come nei rapporti con i colleghi ma, più in generale, nella vita di tutti i giorni e nei rapporti familiari e personali.
L'equilibrio nella professione
Mio padre era un apprezzato avvocato civilista e tra gli ambiti del diritto di sua maggiore predilizione c’era l’azione esecutiva. E da mio padre ho imparato l’equilibrio nell’esercizio della professione: lui che più volte si era trovato ad essere curatore fallimentare mi ha insegnato che anche il debitore va tutelato. Si! Anche la posizione debitoria deve ricevere tutela perché risponde ad un canone di diligenza e di cura a cui deve essere sempre improntato il comportamento di ciascuno di noi, nella vita in generale oltre che nella professione.
Il più grande insegnamento di vita e professionale che ho ricevuto da mio padre risiede proprio in questo: l’utilizzo della massima diligenza nella cura degli interessi altrui". Spiega Iannaccone.
Il lavoro
"Dopo i primi anni di esercizio della professione, sono entrata in una delle più grandi amministrazioni centrali dello Stato: i primi 8 anni di lavoro li ho svolti a Milano, curando il contenzioso per la mia amministrazione e i successivi 11 li ho trascorsi in direzione centrale dove mi sono occupata dapprima di controllo di gestione e poi, da 8 anni ormai, mi occupo di appalti pubblici, materia complessa che richiede grandi competenze tecniche, alta specializzazione ma, soprattutto, formazione continua. - spiega -.
Il lavoro altrove, l' amore per le radici
I primi anni in negli uffici direzionali sono stati duri, perché la nuova esperienza lavorativa mi ha imposto un cambio di prospettiva passando dall’analisi di posizioni specifiche, all’analisi di fenomeni generali e complessi. Dal particolare al generale. È stata l’esperienza formativa più importante che abbia ricevuto e che voglio mettere al servizio della mia comunità, perché soltanto guardando il fenomeno “dall’alto”, si riesce a trovare una soluzione al problema concreto.
I problemi del territorio, la strategia
Solo per farvi alcuni esempi: la crisi idrica, la manutenzione delle strade, il dissesto idrogeologico, la tutela della salute, la sicurezza e tanti altri problemi ancora, necessitano di un approccio collegiale, multi-organo, multidisciplinare, che coinvolge più amministrazioni e anche entri territoriali diversi.
Gli enti
La sintonica gestione dei rapporti con gli enti sovra-ordinati (Provincia, Regione), così con le forze dell’Ordine e tutte le altre Amministrazioni, sono necessarie per mettere in campo un’azione efficace.
Se non si conoscono i rapporti che intercorrono tra le amministrazioni, se non si ha equilibrio nel bilanciare gli opposti interessi, se non si ha contezza di tutto ciò, non si può finalizzare l’azione amministrativa a parametri di efficacia e di efficienza e non si produrranno ricadute positive sulla comunità, ma soprattutto non si genererà valore pubblico.
Le competenze da mettere in campo, pertanto, non sono solo quelle specifiche, ma occorre avere innanzitutto capacità manageriali orientate a una pianificazione strategica di medio-lungo periodo, declinata in programmazione annuale che persegua i tre canoni fondamentali dell’azione amministrativa: efficacia, efficienza ed economicità. Una pianificazione strategica ottimale, pertanto, rappresenta un fattore critico di successo dell’intera azione pubblica. Cosa voglio dire? Che non basta essere un ottimo avvocato, un eccellente architetto o ingegnere, un commercialista, un imprenditore di successo per gestire il bene pubblico: è necessario saper organizzare la macchina amministrativa. Solo da quel momento in avanti, sarà necessario avvalersi di professionisti esperti in tutti i settori. E l’esperienza maturata in tal senso nella mia amministrazione, oggi voglio metterla al servizio della mia comunità.
So che la sfida che abbiamo davanti è davvero dura e che le responsabilità sono davvero tante, ma so anche che solo un’azione correttamente pianificata e programmata, eticamente finalizzata alla tutela esclusiva dell’interesse pubblico, può generare valore pubblico per l’intera comunità."
