Sistema Irpinia. C'è la Fondazione: "Così lavoro e turismo"

Oggi la firma dell'atto costitutivo. Cagnazzo presidente. Biancardi: milioni per promuovere

Avellino.  

Quattro anni per realizzare il progetto Irpinia da sei milioni di euro. Una provincia che si dividerà in 24 distretti culturali da promuovere e inserire nei grandi circuiti turistici internazionali. La mission è ambiziosa e a realizzarla ci sarà una Fondazione, la Fondazione Sistema Irpinia con i suoi 11 componenti.

Con l’approvazione dello Statuto davanti al notaio, parte ufficialmente la fondazione provinciale per il turismo "Sistema Irpinia". Questa mattina, a Palazzo Caracciolo, il cda della fondazione è partito, sotto l’egida del presidente, Donatella Cagnazzo. «Questo strumento importantissimo metterà a sistema tutto il territorio irpino. - spiega - E’ un progetto illuminato e che punta alla convergenza di enti e istituzioni così da garantire il successo del nuovo sviluppo del territorio. Io porterò la mia esperienza ultraventennale, a tutto campo, nel settore. L’Irpinia è un territorio molto diffuso, innanzitutto partiremo con la digitalizzazione. Dalla più piccola biblioteca al sito culturale più importante, tutto sarà in rete». SI punta a valorizzare le eccellenze, le peculiarità partendo dall’enogastronomia.

«Non credo che tutto resterà sulla carta, penso che potremo diventare un modello per le altre province della Campania, che non stanno meglio in termini di infrastrutture. La stessa Regione ha fatto capire che seguirà il modello Irpinia. Proprio perché non sono del territorio potrò decidere più libertà. I campanilismi tra i sindaci dovranno essere superati, perché dovremo costituire i distretti e gli ambiti».

Dal punto di vista operativo, ora andrà realizzata la piattaforma digitale che metterà in rete tutti i siti di interesse dell’Irpinia. Un ufficio di 10 persone lavorerà al piano terra di Palazzo Caracciolo. Quindi il territorio verrà diviso in distretti turistici.

«Finalmente si parte, vogliamo gettare le basi di un qualcosa di concreto per la promozione del territorio - spiega Domenico Biancardi numero uno della Provincia di Avellino -. Si tratta di un ruolo strategico e delicato. Non deve farlo la politica, che deve solo dare gli indirizzi e la visione, ma persone competenti del settore, per far emergere le cose belle che ci sono in Irpinia. La provincia deve uscire fuori da un’area interna che non riesce ad emergere».

Biancardi pensa ad un biglietto unico, un pacchetto promozionale di partenza unica che con un solo biglietto consenta di vedere e vivere l’Irpinia.

“Mettere in campo una piccola ma grande rivoluzione che punti a recuperare il ritardo che patiamo da troppo tempo - spiega Biancardi .- Speriamo che il messaggio arrivi anche in Regione, come un progetto pilota per tutta la Campania».

Ora si parte. Si parte dalla realizzazione della piattaforma per il sistema Irpinia, e un ufficio con 10 operatori al piano terra di palazzo Caracciolo.

Sarà una sorta di base logistica e propulsiva delle dinamiche da mettere in campo. Poi i 24 distretti culturali, due punti 2 all’aeroporto di Napoli e 1 al molo Beverello. Quindi l’accoglienza. “Questa è solo una prima tappa. - chiosa il numero uno di Palazzo Caracciolo - I soldi ci sono, perchè ancora mandiamo indietro quelli che vengono dall’Europa. Spendiamoli. Finanze da investire per farle fruttare come deve crescere questo territorio con tutto il suo portato di bellezza».

E con questa rivoluzione arrivano anche posti di lavoro. Complessivamente sessanta in questa prima sturt up.

“Il portale mettere insieme tutte le bellezze. In ogni info point sul posto nei 24 distretti ci saranno due giovani laureati in materie afferenti che potranno finalmente raccontare e presentare il territorio - spiega -. La formula è innovativa Fondazione Sistema Irpinia con il suo cda operativo punta a creare un sistema integrato che promuova il territorio attraverso una piattaforma digitale efficace e diffusa che parta dall’Irpinia, dalla Campania per intercettare i grandi flussi turistici internazionale.