Confesercenti Avellino, appello ai candidati sindaci: "Si rilanci il commercio"

Marinelli: "Il terziario vive una perdurante difficoltà"

confesercenti avellino appello ai candidati sindaci si rilanci il commercio
Avellino.  

«Sollecitiamo tutti i candidati sindaci e i componenti di lista dei 14 Comuni irpini al voto a dare spazio ed attenzione ai temi del rilancio del commercio e delle attività produttive del territorio, indicando con chiarezza gli interventi concreti che si intendono mettere in campo, in caso di elezione». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«Le perduranti difficoltà – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – che si registrano nel Terziario e più in generale nell'economia locale, e non solo, legate alla straordinaria sequenza di congiunture negative, che vanno a sommarsi ai problemi strutturali che la nostra provincia e tutte le aree interne vivono, richiedono uno sforzo di idee ed una mobilitazione di risorse da parte delle istituzioni locali, adeguate all'importanza e alla gravità della questione. Non è più possibile enunciare semplicemente buone intenzioni, ma occorre assumere precisi impegni pubblici, mirati alla valorizzazione, alla tutela e al rilancio delle attività imprenditoriali, che si integrino con i provvedimenti degli altri livelli istituzionali. Al di là delle eventuali agevolazioni o degli strumenti di promozione che è possibile creare, i Comuni sono chiamati, insieme alla politica tutta e alle parti sociali, a mettere in piedi un progetto strategico per il territorio, utilizzando i fondi europei disponibili. L'obiettivo da raggiungere, infatti, non è solo la salvaguardia delle attività e delle specificità irpine, oltre che la difesa di posti di lavoro, ma l'ammodernamento del settore e la possibilità di crescita che ne può derivare complessivamente per il comprensorio, anche in termini lavorativi».

«Da parte nostra – ha concluso Marinelli – siamo pienamente disponibili al confronto, per rappresentare esigenze e criticità del comparto, ma anche per dare un contributo in termini di proposte e soluzioni ai problemi. Attraverso una programmazione organica è possibile creare nell'immediato condizioni di maggiore agibilità per le piccole imprese del commercio, dei servizi e dell’artigianato e creare in prospettiva nuove opportunità per l'intera comunità».