Camera Commercio, Pesce: "Bruno non può chiedere commissariamento: è paradosso"

Il direttore Cna: "Se non è in grado di andare avanti non può chiedere intervento della Regione"

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Avellino.  

Il 2023 si apre per Sannio e Irpinia con la vacatio di un ente fondamentale per il tessuto economico delle aree interne come la Camera di Commercio. E la notizia che Bruno abbia chiesto il commissariamento dell'ente alla Regione Campania non è affatto gradita dalle associazioni di categoria, dopo il durissimo commento di Coldiretti con Masiello arriva quello di Cna Avellino con Berardo Pesce che spiega che la richiesta è un altro errore del presidente in carica, poiché non è nel novero delle sue competenze invitare al commissariamento:

Pino Bruno come presidente non è abilitato a chiedere il commissariamento, al massimo avrebbe potuto fare una relazione informando della mancata approvazione del bilancio di previsione neppure in Giunta e della necessità del commisario ad acta per il bilancio. Non può certamente un presidente di fatto sfiduciato da giunta e consiglio a chiedere il commissariamento dell'Ente perché lui non è in grado di andare avanti . Il consiglio è tutelato dalla legge e il commissariamento del consiglio si applica solo nelle condizioni previste dalla legge, e non sono queste”.

E in merito alle prospettive future Pesce analizza: “Non credo che la Regione possa commissariare, ma può nominare il commissario ad acta per il bilancio da approvare in Giunta e portare in Consiglio”.
E Pesce spiega: “Per me è un paradosso: la Camera di Commercio non è di proprietà di Bruno. E' l'applicazione di un eccesso di potere: non può decidere lui quando commissariare né può chiedere di commissariare”.