Festa sfida il M5S: clima difficile, ora si pensi alla città

L'ex vicesindaco: veniamo da cinque anni pessimi, ora bisogna governare e risolvere i problemi

Avellino.  

di Pierluigi Melillo

Il clima è difficile. Manifesti gogna, scritte offensive contro un circolo del Pd, poi il rogo che distrugge l'auto del consigliere comunale del centro destra, Sabino Morano.

- Gianluca Festa, ex vicesindaco e consigliere comunale della lista “Davvero”: che sta succedendo?

“Questo è il peggior clima che abbia mai vissuto da quando faccio politica. C'è odio e astio. Guardi, anch'io ho utilizzato espressioni colorite contro Foti, ma non si è mai andati oltre. Invece, negli ultimi periodi troppi episodi inquietanti, a cui ha contribuito anche la storia dei manifesti-gogna. Ora basta polemiche, la città viene da cinque anni pessimi. Pensiamo ai problemi”.

- Si ha l'impressione che la campagna elettorale non sia ancora finita. Perché?

“E' semplice: c'è un risultato anomalo venuto fuori dalle urne. Un sindaco sostenuto da cinque consiglieri su 32, non è mai terminata la campagna elettorale perché si pensa a quella successiva. Chi già guarda al voto è il sottosegretario Sibilia, che pensa sia meglio far commissariare il comune piuttosto che perdere voti. Noi vogliamo che siano date risposte alla città per non condannarla a un nuovo commissariamento. Ma temo che Sibilia voglia sacrificare Ciampi per poi presentare un candidato della società civile”.

- Ma nei confronti del governo 5 Stelle che atteggiamento manterrete voi del centro sinistra?

“Noi siamo rispettosi del verdetto delle urne. La gente al secondo turno ha votato per Ciampi che ha l'onere e l'onore di governare. Vogliamo metterlo alla prova, poi saranno i risultati a decidere quanto durerà la sua esperienza. E' stato votato dalla gente non possiamo mandarlo a casa noi. Sarebbe un errore grave”.

- Ma sul ferragosto avellinese, che posizione avete assunto?

“Ogni scelta per il sindaco è complicata perché non ha una maggioranza. E' stato un po' inopportuno aver presentato il programma del ferragosto prima ancora di approvare la variazione di bilancio. Ha sbagliato. Al posto suo avrei detto alla città: la precedente amministrazione mi ha lasciato 5mila euro in casa, non posso fare il ferragosto. Ai consiglieri avrebbe potuto dire: aiutatemi a fare il ferragosto, se ne sarebbe uscito in maniera elegante addossando ad altri anche le responsabilità del passato”.

- E sui manifesti gogna?

“Condanno il gesto dei tre parlamentari dei Cinque Stelle, che vogliono consumare faide interne sulle spalle della città”.

- Sibilia vi sfida alle dimissioni, che risponde?

“Ma perché non fa dimettere il sindaco? Guardo avanti, voglio far passare le mie proposte in consiglio che rischiano di essere in contrasto con il governo cittadino. Che farà a questo punto Ciampi?”

- Quanto durerà in queste condizioni?

“Non saprei. Ma non andrà molto lontano. Massimo due anni ma penso che si potrà tornare a votare anche l'anno prossimo”.