Avellino-Rocchetta come Facebook ma nessun candidato ne parla

Info-Irpinia, Celli: la linea ferroviaria faceva viaggiare come il social network già 120 anni fa

Avellino.  

«La storica tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta S.Antonio, ignorata dall'attuale campagna elettorale, ha avuto lo stesso merito di Facebook ma 120 anni fa». Lo Afferma Francesco Celli, presidente dell'associazione Info-Irpinia che si batte per l'ambiente, il decoro e lo sviluppo sostenibile di Avellino e di tutta la provincia.

«Se oggi riusciamo a sapere in tempo reale cosa accade nel paese vicino - scrive Celli - o nella nostra provincia; se riusciamo a partecipare o addirittura organizzare eventi, pubblicizzandoli gratuitamente sulla rete; se abbiamo la possibilità di viaggiare da seduti e conoscere cosa c’è a pochi km da casa nostra, questo senza dubbio è dovuto ai social network più che alla Tv. Nelle nostre zone, in particolare, è soprattutto grazie a Facebook. Sia chiaro, per Facebook si intende l’utilizzo sano del mezzo, ovvero per lo scambio di informazioni e la condivisione di saperi, di emozioni, coscienti di tutti i suoi limiti.

Nel 1895 fu la ferrovia Avellino-Rocchetta a rompere dall'isolamento i nostri paesi, le nostre contrade e le nostre campagne, rendendole vive e mettendole in rete con i paesi vicino, i territori circostanti (fino all'Italia intera). Lingue d’acciaio per un abbraccio di popoli dal comune destino. Oggi questo è possibile, purtroppo, solamente grazie a Facebook, perché qualcuno ha creduto giusto di sospendere la tratta dal 12 dicembre del 2010. Già da 5 anni.

Si fanno sempre tagli sui bilanci senza comprovare che il costo sociale non abbia ricadute più gravose del risparmio stesso. In questo caso poi, talmente esiguo da poter affermare senza dubbio di smentita che si è trattato di una sciocchezza vera e propria. Solo a pensare a cosa sarebbe potuta valere turisticamente una tratta ferroviaria che attraversa paesaggi straordinari, borghi stupendi e terre di eccellenze alimentari, viene da piangere. In Norvegia hanno costruito un’economia su questo, qui l’abbiamo sapientemente smantellata.

Eppure, senza dare valore probatorio ad esempi semplificativi, è proprio Facebook che oggi fa viaggiare ancora quel treno sui binari. Basti pensare a tutte le pagine ed i gruppi su Facebook che parlano dell’Avellino-Rocchetta; di tutti quegli ideali luoghi Irpini creati sul social per ritrovarsi e difendere le proprie tradizioni, conservare la propria identità. Irpini contemporaneamente lontani, perché le infrastrutture sono decadenti ed i collegamenti su ruota esigui, ma vicini via etere.

Facebook sta provvisoriamente facendo un po’ di quel che ha fatto l’Avellino-Rocchetta. Ora però vogliamo uno sviluppo che guardi alla ferrovia come reale patrimonio e ricchezza di questo territorio, non come argomento scomodo da trattare».