Avellino, il toto sindaco è iniziato: manovre verso il voto

Festa e Cipriano già in campo, rebus centro destra. Ma resta da capire cosa fa il centro sinistra

Avellino.  

di Pierluigi Melillo

Chi saranno i candidati a sindaco ad Avellino? Si ripeterà lo schema della sfida che ha consentito ai 5 Stelle di agguantare il ballottaggio e capovolgere il quadro politico maturato al primo turno? Oppure i partiti riusciranno a realizzare alleanze allargate? Chissà. E' sicuramente presto per azzardare previsioni. Ma le grandi manovre sono già iniziate.

La parola d'ordine è: progetto civico. E' l'espressione già abusata dai protagonisti in campo, pronti a lanciare la sfida verso le prossime elezioni amministrative di primavera. C'è il fondato timore che i partiti abbiamo perso il rapporto di fiducia con i cittadini. Per altro il governo giallo-verde a livello nazionale ha scardinato lo schema tradizionale delle alleanze. E allora la parola magica è: patto civico.

I candidati già in campo. Il primo a uscire allo scoperto è stato Gianluca Festa, ex vicesindaco dell'epoca Galasso, feroce contestatore della giunta Foti. Ha già annunciato che lui stavolta sarà della partita da candidato sindaco. Si riparte con la civica "Davvero". Resta da capire cosa farà il Pd, beffato alle provinciali proprio dalla strategia di Festa che ha sostenuto Biancardi con l'asse Alaia-D'Agostino. Lo hanno definito "traditore", ma lui ha già riposto per le rime ricordando che i traditori sono altri, in particolare chi si appresta a ripetere lo schema d'intesa con De Mita: "Hanno già perso".

Il modello Biancardi piace anche a Sabino Morano, leader indiscusso della Lega in Irpinia, che dopo essersi sacrificato come candidato sindaco del centro destra diviso in una missione impossibile intende comunque essere protagonista. Lo insidia Ines Fruncillo, la lady di Forza Italia, che è pronta a lanciare "L'altra Avellino", un altro progetto civico con una strategia che spera di uscire dal recinto di centro destra. Si vedrà.

L'incognita Cipriano. L'ex presidente del Teatro Gesualdo, artefice della civica "Mai Più" che ha raccolto i consensi tra i delusi del Pd, potrebbe riprovarci. Ha già proposto un "patto civico" al quale guarderebbero con interesse i demitiani guidati dall'avvocato Nello Pizza. Ma quest'ultimo farà un passo indietro? Per ora non è chiaro.

La strategia a 5 Stelle. Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia sarà ancora una volta il regista delle scelte elettorali. Difficile che decida di scendere in campo lui da candidato sindaco, come chiede una parte del Movimento. Sembra perdere colpi la riconferma di Vincenzo Ciampi, insidiato anche dal suo ex assessore alle finanze Forgione, che ha già manifestato la sua disponibilità a candidarsi.

E la sinistra? Già, il dubbio vero è cosa farà il mondo della sinistra, reduce dall'esperienza con Nadia Arace non particolarmente significativa. Il partito di area (Leu o Sinistra italiana? Boh) riparte da Roberto Montefusco, giovane appassionato cresciuto all'ombra di Michele D'Ambrosio che si ritrova senza un partito e senza neppure le truppe. Una bella sfida per lui, gli hanno lasciato il cerino in mano. Speriamo che non contribuisca a spegnerlo.