La "nuova" Provincia di Biancardi: «Basta isolamento»

Oggi la presentazione delle linee programmatiche. Il presidente: "Sì al traforo del Partenio"

Avellino.  

Vuole un ente Provincia nuovo, moderno, che si scrolli di dosso l'immagine di un'amministrazione inefficace. Anzi. La "nuova" provincia di Domenico Biancardi punta tutto sul rilancio dei servizi, quelli veri e che siano di alta competenza e professionalità, per strappar via l'Irpinia dall'isolamento in cui è rimasta da troppi anni.

Ecco le linee programmatiche del nuovo presidente della Provincia di Avellino, che non risparmia bordate alle passate gestioni di Alto Calore e che sulle infrastrutture dice: inutile parlare di isolamento e poi non fare nulla.

Le competenze, il lavoro di squadra

E per ottenere l'obiettivo ci sarà un ufficio di alte competenze, di professionisti specialisti a Palazzo Caracciolo, che sarà messo a disposizione dei sindaci per amministrare al meglio e poter contare sul Palazzo, che diventerà la casa dei sindaci.

Questa una delle direttrici scelte da Biancardi per il prossimo triennio. Ma non solo, il presidente punta anche sulle infrastrutture e collegamenti perchè spiega «Non ci può essere sviluppo senza infrastrutture». Il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, è convinto dell’importanza di opere come il tunnel del Partenio, per la crescita dell’economia locale e della mobilità locale e così dopo il placet di Confidustria e del governatore Enzo De Luca sarà presentato a gennaio il progetto esecutivo.

L'Irpinia torni ad essere protagonista

Nelle parole di Biancardi il discorso convinto di un amministratore che punta ad un ente Provincia che torni protagonista della vita politica dell'Irpinia coniugando le buone pratiche dell'amministrazione al coordinamento e alla realizzazione di progetti innovativi che siano promotori del territorio nel vero senso della parola. Una seduta, quella di oggi in Provincia, che ha ricordato anche la figura dell'ex Presidente del Consiglio Regionale, Pietro Foglia, scomparso due giorni fa. A lui Biancardi ha deciso di intitolare l'aula consiliare.

La surroga del consigliere

Ad introdurre i lavori la surroga del consigliere Damiano Genovese, decaduto per la fine anticipata della consiliatura ad Avellino, con Pino Graziano, consigliere comunale a Lauro. Tra i primi punti esposti quelli della tutela, anche dei posti di lavoro, ricordando le tante vertenze ancora aperte in Irpinia. “Sarà un’azione di Governo partecipata e condivisa con sindaci e cittadini - spiega Biancardi -, per assicurare all’Irpinia, nella sua interezza, sviluppo e la salvaguardia dell’occupazione e la tutela dell’ambiente”.

Al Parlamentino ha chiesto in più occasioni una condivisione di massima che andrà poi sostanziata nel merito delle questioni.

Il dictat: basta fondi persi, sono occasioni sciupate

Ha parlato più da sindaco dell’Irpinia che da presidente di una Provincia rimarcando massima attenzione alle amministrazione locali. Per questo ci sarà uno sportello con personale di riferimento, perché troppi finanziamenti si perdono o vengono gestiti male, ma il punto politico più forte del discorso sulle linee programmatiche, Biancardi lo ha dedicato all’Alto Calore e all’assemblea in programma la prossima settimana, tuonando in aula: basta con l'utilizzo politico dell'Alto Calore.

I centri di competenza provinciale

Particolare rilevanza ha, per Biancardi, anche la creazione dei Centri di Competenza provinciali, uffici nei quali poter dare assistenza, attraverso la presenza di tecnici altamente qualificati, alle amministrazioni locali. Il nuovo presidente punta molto sulle infrastrutture e collegamenti. «Risulta primaria la mobilità, l’analisi della domanda territoriale, ed interlocuzione costruttiva a livello istituzionale e gestionale per l’ottimale dimensionamento dell’offerta. La Provincia dovrà evitare che la comunità di riferimento possa subire ulteriori tagli perdendo chilometri di percorrenza e puntare sul potenziamento dei livelli di servizio attuali.

L'Alta Capacità

Deve essere rilanciato il trasporto su ferro (Alta capacità Napoli-Bari), nell’ottica del potenziamento dell’offerta di infrastrutture materiali, leva strategica e fattore di competitività territoriale Provincia di Avellino». Intervistato a margine della presentazione delle Linee Programmatiche spiega come il progetto traforo del Partenio vada avanti. 3,8 chilomentri per riprogrammare in maniera efficace i collegamenti tra le due aree. «Per fine anno avremo, da parte della Regione, la copertura finanziaria per le spese relative alla progettazione esecutiva dell’opera.

Il progetto del traforo del Partenio

A gennaio potremo provvedere all’affidamento dell’incarico. Confindustria ha espresso il forte interesse delle imprese per l’infrastruttura. I collegamenti sono necessari per consentire lo sviluppo dell’economia del territorio e per agevolare gli scambi commerciali».

Sul fronte della promozione turistica, invece, è stato già attivato il tavolo istituzionale. «Proprio parlando di turismo non possiamo sottovalutare le strade, i collegamenti, le infrastrutture a servizio. Sarà una scommessa importante». Saranno individuate zone omogenee per l’esercizio associato delle funzioni comunali. Per questo la Provincia garantirà, con l’impiego di proprie risorse umane, le attività di assistenza tecnico-amministrativa necessarie per favorire lo sviluppo della gestione associata delle funzioni comunali presso le Unioni dei Comuni».

E sarà creato un centro di competenza con funzioni di supporto tecnico, giuridico-amministrativo e gestionale, per i Comuni impegnati: nella pianificazione urbanistica e territoriale, nella realizzazione di grandi progetti di investimento, nei processi di programmazione e controllo di gestione, nel processo di «Transizione Digitale»

Il dialogo, il confronto

Il dialogo costante sarà la direttrice da seguire. «La Provincia promuove un confronto costante con Regione e Comuni relativamente alle funzioni amministrative spettanti ai singoli livelli di Governo locale e promuove altresì il pluralismo culturale, associativo ed educativo, riconoscendo il ruolo del volontariato, favorendone l’attività come forma di sostegno e di collaborazione all’azione pubblica»

Infrastrutture al primo punto

«Rilanciare la nuova identità dell’Ente puntando al potenziamento della rete di infrastrutture, materiali e immateriali, per lo sviluppo socio economico e la competitività del Sistema Irpinia» . Si punta alla «valorizzazione» del patrimonio storico culturale, attraverso il «rafforzamento» e la digitalizzazione dei servizi dedicati alla gestione, nell’ottica della massima fruibilità dei beni.

"Si deve generare sviluppo"

Pianificate anche strategie provinciali finalizzate alla generazione e sviluppo, quantitativo e qualitativo, della «domanda interna ed esterna», attraverso il potenziamento degli strumenti di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.

«Puntiamo a strategie provinciali finalizzate al coordinamento ed esecuzione, sul piano territoriale, delle azioni e interventi progettuali promossi dalla Regione Campania e destinati allo sviluppo locale, massimizzando le ricadute sul territorio. Pensiamo all’Accordo di Programma Quadro per l’Area Interna «Alta Irpinia» che approva la strategia per il territorio di riferimento e stanzia un totale di circa 26 milioni di euro per interventi che prevedono il miglioramento del collegamento salute territorio, il rafforzamento dei percorsi di alternanza scuola lavoro, la predisposizione di un piano di mobilità di area vasta, oltre che la messa in rete del patrimonio culturale e naturale e delle risorse forestali ed enogastronomiche».

Il Patto per lo sviluppo della Campania

Con Biancardi si lavorerà in piena intesa al “Patto per lo sviluppo della Campania”, “proposto - spiega Biancardi - per la realizzazione di infrastrutture sul territorio, nuovi investimenti industriali, riqualificazione di aree industriali già esistenti, realizzazione di azioni funzionali allo sviluppo economico, produttivo e occupazionale del territorio regionale. Provincia di Avellino”.

In aula Biancardi ha spiegato che ci sarà una ricognizione continua e strutturata delle opportunità di finanziamento regionale, nazionale ed europeo, destinabili alla intrapresa di nuove progettualità per il territorio irpino e per il rafforzamento dei progetti esistenti.

Il patrimonio Provincia

Sarà sempre più riconfigurata la struttura burocratico-amministrativa per orientarla alla piena attuazione delle linee strategiche di mandato, con un’attenzione in più alla funzionalizzazione del patrimonio immobiliare stesso della Provincia di Avellino.

«Sarà sempre più valorizzato il prezioso network di relazioni con il tessuto imprenditoriale locale mettendo «a sistema» le energie proattive presenti sul territorio per la creazione di valore duraturo per la comunità irpina. Il tutto senza smarrire la riconnessione del patrimonio di conoscenze ed esperienze presente nel settore no-profit per una reale ed effettiva «osmosi» di sistema - ha detto Biancardi -».

Acqua e rifiuti, la strategia

Nel suo discorso Biancardi non ha mancato di fare riferimento all’impegno istituzionale nella realizzazione del nuovo assetto di governance per la gestione del «Servizio Idrico Integrato» e del «ciclo integrato della raccolta dei rifiuti» Provincia di Avellino. Sarà dato così impulso ad azioni di risanamento dei fiumi Calore, Sabato e Ufita.

«Ci sarà focalizzazione strategica sul ciclo integrato delle acque che comprende anche la questione delle reti idriche fatiscenti e dispersive che esigono un impegno prioritario per assicurare, da un lato, un servizio efficiente e continuativo e, dall’altro, la riduzione dei costi di gestione della distribuzione idrica - spiega Biancardi -».