"Senza Forza Italia un'offesa all'elettorato. Pd confuso"

A cinque giorni dalla presentazione delle liste parla Sabino Morano (Lega)

Avellino.  

Inizia la settimana che porterà sabato alla presentazione delle liste ad Avellino. Nel centrodestra restano i distinguo. Per ora il placet al nome di Bianca Maria D'Agostino è arrivato solo dalla Lega. Per Sabino Morano alla fine anche Forza italia e Fratelli d'italia convergeranno su questo nome. "Secondo me - esordisce il coordinatore provinciale della Lega - c'è un problema comunicativo perché sostanzialmente noi e Sibilia diciamo la stessa cosa. La D'Agostino nasce proprio da un tavolo civico, è un momento in cui persone della città hanno messo in campo una loro candidatura e la Lega si è aggregata. Su questa posizione, su questo schema il ragionamento è perfettamente coerente con quello che Sibilia ha sempre detto"

Ma Sibilia ha anche detto di non essere stato consultato su questo nome....

"Nessuno è stato consultato, questa è un iniziativa di un tavolo cittadino. Per questo dico che secondo me è un problema comunicativo ragionando insieme si può trovare la soluzione a tutto; in questo momento c'è una grande volontà di cambiamento da parte di questa città è la prima volta che un tavolo della società civile tira fuori un nome un programma senza essere pilotato dai partiti. Secondo me questo è un segnale importante che non va sciupato

E allora si riuscirà a superare questa frattura con Forza Italia?
"Io mi auguro di sì anche perché il legame tra me e Sibilia è talmente antico che sarebbe un'offesa all'elettorato del centro-destra non provare fino all'ultimo una composizione"

Intanto alle europee candidate un nome autorevole il rettore Tommasetti, sarà derby universitario con l'ex rettore Pasquino...
"Questo è un altro segnale importante della Lega che riesce ad aggregare mondi che storicamente il centro-destra tradizionale non era mai riuscito a spendere in maniera efficace. La candidatura del rettore è una candidatura che dà prestigio alla lista della Lega ma soprattutto richiama un impegno forte, tutte quelle esperienze quelle eccellenze del nostro mezzogiorno che devono capire che adesso è arrivato il momento di darsi da fare anche da posizioni comode come quella del rettore di una università importante. E' stata una scelta coraggiosa quella di scendere in campo per il nostro mezzogiorno per un futuro diverso per cambiare veramente le cose.  Stiamo scrivendo una nuova pagina della storia non del centro-destra italiano ma dell'Italia e anche dell'Europa, dobbiamo partecipare tutti e dobbiamo prendere parte a questo grande progetto"

Nel centro-sinistra invece non è bastato neanche l'intervento di Zingaretti per riportare pace, armonia e serenità nel partit. Festa e Cipriano correranno in autonomia. Il Partito Democratico resta spaccato, lei come vede questa vicenda dall'esterno?
"Generalmente non mi interessa di cosa accade in casa d'altri però c'è qualcosa di quasi divertente in questa situazione del Partito Democratico che prima decide di scegliere come candidato una persona sicuramente valida con un'esperienza civica importante ma che non più tardi di un anno fa aveva fatto una campagna elettorale la cui cifra politica era "Mai più col Partito Democratico" ma il Pd   decide di chiedere la candidatura al proprio principale fustigatore Dopodiché una volta che questo accetta, il segretario nazionale dello stesso partito interviene. Qui qualcosa non va, vedo un po' di confusione da quelle parti del resto è quella confusione che negli ultimi 15 anni ha portato la città in questo stato".