Cipriano su Festa: "E' partito col piede sbagliato..."

Dopo il voto in aula il consigliere di Mai più: "L'unità si costruisce sui fatti, non ci siamo"

In una intervista a Ottochannel Cipriano spiega: "Ho voluto tendere una mano accogliendo l'appello di Cennamo, ma ho ricevuto una porta in faccia con le solite battutine. Se il clima sarà questo di pacificazione non se ne parla proprio”

Avellino.  

Il progetto di una “enjoy city” di Gianluca Festa passa in aula ad ampia maggioranza e il neo sindaco incassa anche il voto favorevole di Luigi Urciuoli, consigliere dei cinque stelle che sposa le linee di governo e spacca il gruppo all'opposizione. Un ribaltone annunciato quello di Urciuoli che aveva già votato a favore di Ugo Maggio nel ruolo di presidente del consiglio comunale passando ufficialmente tra le fila della maggioranza.

Nessuna apertura di credito dalle opposizioni che hanno criticato ferocemente il programma: con quali soldi e in che tempi intende attuarlo non è dato ancora sapere ma è dal Pd che Festa riceve gli attacchi più forti. Il più duro è quello del capogruppo dei dem Ettore Iacovacci che ribadisce la massima contrapposizione alla sua proposta, nessuna opposizione costruttiva.

Infine la coda al vetriolo riservata a Luca Cirpiano che da un lato ha accusato Festa di non essere un sindaco libero dall'altro ha offerto collaborazione. Nel corso della trasmissione Punto di Vista in onda sul canale 696 Ottochannel a cura del direttore Pierluigi Melillo, Luca Cipriano tratteggia la figura di un sindaco immaturo, che ha sciupato l'occasione di partire con il piede giusto.

“Finchè il sindaco si limita a fare queste enunciazioni nessuno potrebbe votare contro, ma mi sarei aspettato un approfondimento. Invece abbiamo visto quattro pagine piene solo di proclami. Ho la sensazione che Festa sia ancora con la testa in campagna elettorale, continua a fare più propaganda che amministrazone. In una situazione economico finanziaria delicatissima come quella del comune di Avellino bisognava essere un po' più precisi su come intende fare le cose che dice. Situazione a cui sia chiaro, non ho contribuito certamente io, ma lui sicuramente c'era in questi ultimi anni...”

Secondo Cipriano dunque Gianluca Festa non può indossare gli abiti della novità politica.

“Sarebbe una contraddizione in termini. Dovrebbe smettere di occultare il suo passato, ogni volta parla come uno che fa politica da pochi giorni come se non avesse venti anni alle spalle di politica attiva anche nelle istituzioni: è stato nel consiglio di amministrazione dell'alto calore, è stato per 4 anni vice sindaco e assessore all'ambiente, candidato varie volte, non comincia oggi. Fa bene se rivendica il suo passato, invece vuole sembrare un innovatore e un verginello, comincia ad essere anche poco credibile”.

Per Cipriano la premessa che si è vista ieri in aula non consente di immaginare un futuro di collaborazione, tanto meno di riappacificazione interna al Pd.

“Siccome sono un avellinese ho interesse che la città funzioni. Ho pensato di evidenziare alcune storture ma ho immaginato anche di accogliere l'appello all'unità del commissario del Pd Aldo Cennamo. Io non sono un iscritto al Pd, voglio precisarlo. Sono stato invitato dall'onorevole Cennamo ad ascoltare i suoi indirizzi programmatici all'atto dell'insediamento, un gesto di cortesia che ho ricambiato. Ho voluto cogliere quell'appello a ritrovare un clima di riappacificazione, sono andato in aula a dare il mio contributo con proposte integrative delle linee programmatiche e ho garantito a Festa il voto immediato a favore se avesse dimostrato di accogliere le nostre proproste. La risposta è stata una porta in faccia in una replica abbastanza velenosa condita sempre di sorrisini, battutine, frasi non dette. Secondo me così si inizia malissimo. Non credo che la città ha bisogno di questo. Festa ha sciupato la prima occasione, ha disatteso l'appello di Cennamo e credo che se il clima sarà questo di pacificazione non se ne parla proprio”.

Una bocciatura sonora dunque, anche nello stesso gruppo del Pd. Il consigliere Iacovacci è stato perentorio: nessuna forma di collaborazione, sarà opposizione durissima in questa consiliatura.

“E' una questione di coerenza – aggiunge Cipriano - secondo me non era corretto né immaginabile votare a favore dopo una campagna elettorale che ci ha visti contrapposti e ci vede oggi in ruoli diversi. Lo ha fatto il Movimento Cinque Stelle che ha dimostrato così di implodere. Noi conserviamo la nostra coerenza”.

Dunque nessuna speranza, l'appello all'unità di Cennamo cade nel vuoto...

“L'unità si realizza sui fatti, sulle proposte. Si realizza se Festa pone basi minime di agibilità. La prima è quella di dimostrare di essere sindaco libero e autonomo, di non avere editori, non avere padroni, o sponsor, di non essere il portavoce di una parte politica rispetto a un' altra. Ma così non è stato. Abbiamo ricevuto la porta in faccia. Già con la nomina del presidente del consiglio comunale, si sono eletti Ugo Maggio un fedelissimo del sindaco quando c'erano figure in consiglio come Amalio santoro che avrebbero potuto svolgere quel ruolo istituzionale in maniera egregia. Se questo è l'approccio non ci sarà possibilità di dialogo. Questo significa che il Pd non riuscirà a ripartire. Gli 11 mila elettori che hanno scelto Cipriano non guarderanno al Pd se questo è il Pd che da spazio all'arroganza di un sindaco che fa valere la forza dei muscoli invece che l'intelligenza della politica”.

“Noi non siamo avversari, non siamo nemici – continua  Cipriano - Le due parti si sono legittimamente presentate alla città, lui ha fatto una comunicazione più efficace ha convinto la pancia degli avellinesi. Dispiace però che ora pensi che gli altri non abbiano diritto di cittadinanza solo perchè ha una maggioranza. Allora se il pd vuole ritrovarsi, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, visto che Avellino è una città a vocazione di centrosinistra, bisogna dimostrare un cambio di passo. L'unità si costruisce con i fatti ripeto: non sono disponibile a compromessi mantengo fede alla linea politica che vede nelle idee la mia stella polare. Se Festa comincia a capire che deve incontrare il favore delle opposizioni sui contenuti al di la delle barzellette e dei sorrisini facciamo un passo in avanti e lui diverrà un sindaco più maturo che non sprecherà altre occasioni”

Ora si entra nel vivo della fase amministrativa. Come valuta la squadra di governo?

“La giunta è coerente con lo spirito di questa amministrazione, il sindaco ha dovuto ringraziare gli elettori promuovendo alcuni consiglieri. Ci sono tecnici che dovranno portare soluzioni tecniche ma la premessa non è delle migliori. Ieri in aula ci saremmo aspettati 9 assessori seduti ai banchi della giunta ma molti erano assenti. Ecco, i suoi assessori hanno scelto di snobbare le linee programmatiche del sindaco, è mortificante. Detto questo, se gli assessori presenterannono procedure corrette e trasparenti sono il primo a voler dare una mano”.

Infine il ruolo del Vescovo Arturo Aiello ”il miglior sindaco che gli avellinesi potrebbero eleggere perchè mette insieme il tema dell'orgoglio con il tema del decoro - continua Cipriano - A lui va il plauso per l'iniziativa su Parco Palatucci. Però non è che adesso ci adagiamo sulla Curia dando delega in bianco al vescovo ovunque non arriva l'amministrazione chiamamo il vescovo? No”.