Crisi Governo. Sibilia (M5S): Subito dimissioni ministri Lega

Il referente irpino del M5S: gli fa schifo Conte, se ne vadano

E a distanza continuano le prove di dialogo tra Matteo Renzi e Movimento 5 Stelle dopo la crisi di Governo.

Avellino.  

Luigi Di Maio tira dritto: dopo l’apertura della crisi di governo da parte della Lega si aspetta il taglio dei parlamentari. «Ci affidiamo alle decisioni del Presidente della Repubblica. L’unica apertura da fare è al buon senso», il messaggio scritto su Facebook. «Volevo dirvi che domattina sarò a Roma con tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. Matteo Salvini è pronto a incontrare Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. 

L’asse Renzi-M5s ha acceso il dibattito in casa Partito Democratico:Dario Franceschini ha invitato i dem a non dividersi «in un momento così rischioso», mentre Carlo Calenda non usa mezzi termini. «Idea folle e ridicola» quella di Matteo Renzi di fare una manovra lacrime e sangue con i grillini e Forza Italia. Giorgia Meloni sposa la linea della Lega di un ritorno immediato alle urne, mentre i pentastellati vanno in pressing sugli ormai ex alleati: Carlo Sibilia invoca «le dimissioni immediate dei ministri del Carroccio».

"Bella sta cosa. La Lega ha detto che la maggioranza non c'e' piu', che il governo non c'e' piu' - dichiara Sibilia -. Hanno pure sfiduciato Giuseppe Conte. Stanno accusando in lungo e in largo gli altri di essere attaccati alle poltrone. E come mai allora i suoi ministri sono ancora inchiodati alle poltrone? Se non c'e' maggioranza, non c'e' governo: gli fa schifo Conte, allora se ne vadano. Basta occupare quelle poltrone. Vero e' che non si noterebbe la differenza, ma siate coerenti. Si dimettano i ministri Lega e si voti per il taglio di 345 parlamentari. Poi tutti al voto. Basta ipocrisia". Così il sottosegretario Carlo Sibilia su Facebook.

Infine, il nuovo messaggio social del ministro dell’Interno: «Inciuci, giochetti di palazzo, governi tecnici o “di scopo” (?) non fermeranno la voglia degli Italiani di un governo finalmente forte, chiaro, libero, per tornare a correre, per l’Italia dei SÍ».